Il 10 aprile scorso la Polizia di Stato di Albano aveva accertato i maltrattamenti di una educatrice culturale ai danni di un bambino down, frequentante la prima media in una scuola locale, ed aveva denunciato e sospeso la donna dall’esercizio delle sue funzioni. A distanza di alcuni giorni la mamma del bambino vittima di maltrattamenti ha scritto agli agenti del commissariato di Albano per ringraziarli dell’operazione che ha messo fine alle molestie da parte della donna. Nella lettera si legge: “Abbiamo appreso il felice esito delle vostre indagini che si è concluso con l’allontanamento per tre mesi dalla scuola dell’educatrice scolastica che maltrattava nostro figlio, affetto da sindrome di Down. Assistente educativa culturale che avrebbe dovuto sostenere e aiutare il nostro bambino. Ma sostenere e aiutare chi? Non certo nostro figlio: è stata invece la sua disabilità ad essere di sostegno a lei, permettendole di essere pagata ogni mese per un lavoro che si è rivelato dannoso per la collettività. Da genitori rivolgiamo a tutti voi rappresentanti dello Stato i nostri ringraziamenti perché ciascuno, secondo la propria competenza, ha permesso la fine di questo incubo, in quanto nessuno ha il diritto di sfogare la propria aggressività e cattiveria su una persona debole e indifesa, che non ha la possibilità di raccontare esaustivamente ai propri genitori le sue esperienze giornaliere. È stato solo per un caso che siamo venuti a conoscenza di quanto il nostro bimbo subiva quotidianamente: il dolore che abbiamo provato è inenarrabile. In noi c’è solo tanta amarezza e speranza di poter un giorno sapere che questa vicenda si sia conclusa, valorizzando il vostro lavoro contro i soprusi e le ingiustizie.
19/04/2017