La prima, in corso di realizzazione, sarà lunga poco meno di 2 km e taglierà letteralmente in due il centro storico, attraversando gran parte dei corsi ‘di sopra’ e ‘di sotto’, vale a dire le vie: Risorgimento, De Gasperi, Cavour, Cairoli e Matteotti (per leggere la notizia nel dettaglio, clicca qui) ossia la trafficatissima via Appia Nuova.
La seconda sarà lunga circa 10 km e collegherà le 3 stazioni FS di Albano-centro e le due stazioni ferroviarie attive nelle frazioni albanensi di Cecchina e Pavona (per leggere la notizia, clicca qui).
In gran parte di queste strade, accanto alle ciclabili, sarà ‘imposta’ dal Comune anche una annessa zona 30, vale a dire una velocità per i veicoli in transito che sarà limitata a soli 30 km/h, anziché i canonici 50 km/h.
Ciampino è pianeggiante, Albano in salita
Il progetto del comune di Albano, certo, sembra ‘copiato’ di sana pianta dal comune di Ciampino, in cui è in corso una operazione analoga a quella di Albano: realizzazione di ciclabili e annesse zone 30. Con la differenza, però, che i lunghi tracciati previsti nella città aeroportuale (anch’essi in corso di realizzazione) sono per lo più pianeggianti.
Mentre invece quello tra Albano, Cecchina e Pavona è caratterizzato da un forte, fortissimo dislivello e quindi da salite e discese decise e pronunciate. Ma questo potrebbe non essere un grosso problema, grazie alle bici con la pedalata assistita, oggi ampiamente diffuse.
Albano vuole ‘espandersi’ fino ad Ariccia e Castel Gandolfo
Ma c’è di più. Nel suo progetto ora all’attenzione delle autorità sovra-ordinate e in particolare al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, guidato dal Ministro Matteo Salvini, il comune di Albano spiega chiaramente di voler ‘espandersi’, con le sue ciclabili e annesse zone 30, fino a ‘toccare’, raggiungere e infine attraversare anche la vicina e confinante Ariccia ed il vicino e confinante comune di Castel Gandolfo.
La domanda sorge spontanea? Questi due comuni avranno intenzione di farsi ‘conquistare’ da zone 30 e ciclabili?
Il progetto di Borelli già nelle mani del ministro Salvini
Il progetto approvato dalla Giunta albanense guidata al sindaco Massimiliano Borelli è già nelle mani del ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Proprio questo ministero ha lanciato un bando – così si legge tra le carte – “per il trasporto pubblico locale, la mobilità pubblica sostenibile e gli interventi nel settore del trasporto ferroviario regionale”.
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