Sono stati gli assessori Arianna Esposito (Cultura e Pubblica Istruzione) e Remo Pisani (Servizi Sociali ed Edilizia Scolastica) a rappresentare l’Amministrazione nella manifestazione che ieri, 5 marzo, nel Teatro delle Suore Francescane di Santa Maria delle Mole, ha visto gli alunni delle classi terze della scuola secondaria inferiore «Antonio Vivaldi», incontrare Alberto Sed, uno dei cinque ebrei romani sopravvissuti alla tragedia della Shoah (oggi 86enne, sposato, papà di tre figlie, sette nipoti e tre pronipoti).
Deportato all’età di 15 anni, insieme alla sua famiglia (mamma e tre sorelle, se ne salverà solo una, Fatina) a Birkenau, il campo peggiore di Auschwitz, Sed ha raccolto i suoi ricordi nel libro «Sono stato un numero» (A-5491) quello che, ancora visibile sul suo avambraccio sinistro, gli è stato impresso dai nazisti alla sua entrata nel campo di sterminio. Edito da Giuntina, è stato scritto dal colonnello dei Carabinieri Roberto Riccardi.
Promosso dal gruppo insegnanti della Scuola Vivaldi rappresentato nell’incontro da Liliana Fantagone e Gioconda Squillante presenti insieme al dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Santa Maria delle Mole, Carmela Crea l’evento, denominato «Storie di Vita» ha visto ragazzi partecipare con grande interesse. Molti di loro hanno scritto e poi donato ad Alberto Sed, un loro personale scritto sul tema.