«Chiediamo l’annullamento delle cartelle Tari per l’anno 2021 in cui le nostre attività hanno tenuto le saracinesche abbassate – spiega la presidente dell’associazione Lorenza Gazzi – Gli importi sono da capogiro, fino a 5.000 euro di tari da pagare senza oltretutto aver usufruito del servizio, ed essendo i ristoranti e i locali serali assolutamente inattivi, i costi risultano insostenibili”.
“È inammissibile – continua la Gazzi – e chiediamo al sindaco Antonio Terra di rendere pubblica la posizione in merito a tale legittima richiesta. La situazione economica drammatica in cui versano i ristoratori di Aprilia necessita di aiuti concreti da parte dell’amministrazione locale, chiediamo anche l’applicazione dell’ordinanza attiva fino all’estate scorsa, che concedeva gratuitamente l’utilizzo del suolo pubblico, oltre allo sgravio della tassa sull’insegna pubblicitaria. Siamo fiduciosi e certi che il sindaco Antonio Terra saprà comprendere e intervenire tempestivamente con delibera di giunta per risolvere la grave criticità sollevata dalla categoria”.