Da qui sono nate le due candidature che hanno tenuto gli elettori del centrodestra con il fiato sospeso tutta l’estate. Da una parte Stefano Cecchi, Presidente del Consiglio Comunale, esponente delle frazioni e dell’ala che vuole mettere un punto alla stagione palozziana. Dall’altra Arianna Esposito, una donna giovane, molto amata dai cittadini per la sua disponibilità, che per quasi 8 anni è stata il ‘braccio destro’ di Palozzi, oggi Assessore alla Cultura. Diciamoci la verità, i due sono il meglio che può proporre il centrodestra in questo momento e dopo un’estate di riunioni, litigi, aspre contese, sembra averla spuntata la Esposito, almeno per la maggioranza della coalizione, Pdl in testa.
Ma i problemi non sono finiti. La fazione di Cecchi non ci sta. Insieme a lui Gianfranco Bartoloni, già in giunta Palozzi. La contrapposizione tra le due fazioni è giunta anche a momenti di forte tensione in cui minacce di ‘scissione’ o di ‘disertare le urne’ sono volate tra gli addetti ai lavori. Ma se non si vuole incorrere in un suicidio elettorale, la ricerca dell’unità è ora la parola d’ordine nel centrodestra. Per tutti. E mentre fervono riunioni diplomatiche per ricucire lo strappo, cosa fanno i due candidati? Arianna Esposito rilascia dichiarazioni solo in merito al suo attuale compito in assessorato, non entra in polemica, convinta comunque che solo una coalizione unita possa garantire governabilità e stabilità, lavorando nel frattempo per continuare a dimostrare che la risoluzione dei problemi concreti, in politica, è più importante di tante parole. Intanto incassa due dichiarazioni bipartisan insperate dal centrosinistra: Ugo Onorati e Nestore Andreuzzi, che la identificano come candidato ‘papabile’ per tutta la Città.
Stefano Cecchi, a sorpresa, ci dichiara di essere disposto a mettere da parte la sua candidatura, a patto però che la discussione si basi sui contenuti: «Abbiamo presentato 5 punti e su questi siamo disposti a trovare una quadra. È chiaro che ci deve essere comunione di intenti su di essi e un impegno a perseguirli. Se ci si mette d’accordo sui contenuti, la mia candidatura passa in secondo piano e potremmo essere d’accordo sul nome fatto o addirittura su un terzo candidato». La notizia è di quelle che fanno rizzare le orecchie, ma Umberto Minotti, Coordinatore della Coalizione, non si sbilancia e aspetta sviluppi: «Ufficialmente ora sul tavolo delle trattative c’è solo la candidatura di Arianna Esposito. Credo che sia un progetto politico innovativo che incarna le richieste della gente. Arianna è una donna, è giovane, è vicina al mondo dell’associazionismo e conosce bene la realtà territoriale.
Non crediamo ci sia nessuno che incarni meglio la voglia di novità e partecipazione di questo Paese come lei, sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Ora sta a tutti gli uomini e le donne di buona volontà trovare unità di intenti. Noi ci siamo già». Spiragli all’orizzonte?