I carabinieri della compagnia di Castelgandolfo, durante alcuni controlli del territorio sul rispetto del secondo decreto governativo hanno fermato e denunciato alcuni trasgressori, sia a piedi che in auto, che non avevano nessun motivo valido di quelli consentiti, per transitare in strada. A questo proposito sono stati denunciati alcune persone, tra questi, due giovani 19enni romani che transitavano su via Gallerie di Sopra in direzione Albano per una semplice passeggiata ai Castelli Romani. Altre due persone sono state denunciate dai carabinieri della stazione di Cecchina per la divulgazione sui social di una notizia falsa sulla morte di una persona contagiata dal coronavirus rivelatasi infondata. A Frascati, circa 20 le denunce per la violazione del decreto governativo di stare a casa, sono state redatte dai carabinieri della locale compagnia, a persone a piedi e in auto che non avevano autocertificazione e motivi validi per transitare. I controlli sono fatti anche dalla polizia locale, che in due giorni ha fermato oltre 100 auto e controllato le autorizzazioni. Ci sono state da parte degli agenti della Municipale anche tre diffide a titolari di attività privi di dispositivi di protezione ed è stato sgomberato il Parco Torlonia da decine di persone e gruppi intenti a fare jogging e soggiornare nei prati e nelle panchine . A Genzano, sono state un centinaio le persone fermate a piedi, e in auto, in piazza e in altre strade del centro, che sono state identificate dalla polizia locale e invitati a riempire il modulo di autocertificazione o rientrare subito a casa, stessi controlli anche ad Ariccia, Albano, Velletri, Lanuvio, e in altri comuni dei Castelli Romani, da parte di polizia locale e carabinieri, polizia di stato e stradale. Lunghe file alle farmacie e nei supermercati, un po perchè presi d’assalto per la psicosi (non motivata visto che i trasporti sono attivi) di non trovare generi di prima necessità, un po’ anche perchè si deve entrare uno alla volta e far rispettare le distanze di sicurezza. Esaurite le mascherine e i dispositivi di protezione in tutte le farmacie, le ferramenta e i centri commerciali, difficoltà ad averle in dotazione insieme ad altri dispositivi di protezione, anche da parte delle forze dell’ordine, che in molti casi hanno fatto uso delle loro personali per proteggersi in sicurezza durante i controlli in strada e in altre situazioni. Il sindacato militare “Unarma” ha diramato nelle scorse ore due comunicati stampa in tal senso chiedendo un intervento immediato del Ministero della Difesa, al fine di provvedere le protezioni necessarie in tempi brevi agli operatori in strada. I controlli continuano rigidi e severi su tutto il territorio fino al 3 aprile. L.S.
13/03/2020