COLETTA: «È L’ORA DEGLI IMPIANTI PUBBLICI»
Bollando come «inaccettabile» la proposta Ecoparco, Coletta senza mezzi termini dichiara al giornale Il Caffè che «è arrivato il momento di dotarsi di impianti pubblici di smaltimento così come previsto dal nostro piano provinciale. Chiederemo alla Regione di essere coinvolti nella Conferenza dei Servizi che dovrà verificare la compatibilità ambientale del progetto. Per evitare questi sistematici interventi dei privati che, giustamente, intendono curare i loro interessi, ma per evitare di restare sempre e comunque “intrappolati” da questi interessi – avverte il Sindaco di Latina -, occorre una programmazione definitiva della Regione Lazio che includa anche impianti di proprietà pubblica». L’ATO, Ambito territoriale ottimale dei rifiuti di Latina e provincia ricomprende anche Anzio e Nettuno. Quindi questo orientamento riguarda anche loro.
IL MONITO ALLA REGIONE LAZIO
Poi l’affondo gentile verso la Giunta e il Consiglio regionale: «Auspico che si proceda celermente all’approvazione di un nuovo Piano Regionale dei Rifiuti che accolga integralmente le indicazioni fornire dal Piano approvato all’unanimità lo scorso anno dalla Conferenza dei Sindaci e dal Consiglio provinciale di Latina, con il quale è stato escluso Borgo Montello quale sito dove realizzare ulteriori impianti di smaltimento di rifiuti». Il monito per Zingaretti & co. è chiaro. Finora in Regione, però, tutti zitti, a cominciare dai tre Assessori a vario titolo competenti su queste vicende: Alessio D’Amato (salute), Enrica Onorati (ambiente e agricoltura) e Massimiliano Valeriani (rifiuti). Si stanno invece facendo sentire anche i Sindaci di Aprilia, Cisterna, Velletri, Anzio e Nettuno. Sono tutti contrari alla nuova bomba ecologica e sanitaria e annunciano battaglia per impedire il nuovo ecomostro. Inchiesta completa sulla nuova uscita dell’edizione cartacea del Caffè, in distribuzione da domani giovedì 7 novembre.