Aprilia discarica di Roma: come pensa di comportarsi in relazione alla continua aggressione della lobby dei rifiuti nei confronti del territorio apriliano?
ROBERTO D’AGOSTINI
«Aprilia da sempre è aggredita dalle lobby perché governata senza un progetto che investa sul futuro e sul risanamento. Puntare alla riduzione dei rifiuti indifferenziati visto che sono le discariche ad alimentare gli affari illeciti, ad impedire lo sviluppo di un ciclo virtuoso ed a causare gravi danni all’ambiente e alla salute collettiva; fare in modo che chi inquina paga; controllare fortemente il territorio e gli appalti; rendere più consapevoli i cittadini sulle scelte dell’Amministrazione».
ANTONIO TERRA
«Le incursioni continue sono dovute all’assenza di un piano regionale sul tema. Solo una seria programmazione, che coinvolga tutti i Comuni, può contrastare iniziative pericolose e dannose per il territorio. In questi anni, noi abbiamo costituito anche un sub-ambito con i Comuni di Ardea, Anzio, Pomezia e Lanuvio per chiudere il ciclo dei rifiuti. In attesa della Regione, metteremo mano ad una variante dei nuclei abusivi per porre nuovi vincoli (concertati con i cittadini) per aree di pregio».
DOMENICO VULCANO
«Ribadisco un forte no ad ogni progetto di nuove discariche sul territorio apriliano. Un no specifico al progetto di Colli del Sole ed un no generale a progetti di questo tipo. Non basta, oggi, dire no alla discarica, bisogna mettere in campo atti significativi. Potenziamento della raccolta differenziata, diminuzione della quota di indifferenziato e di umido e la realizzazione di isole ecologiche di quartiere. Questa strategia va supportata dalla lotta all’evasione e dall’abbassamento della tassa sui rifiuti».
«Ribadisco un forte no ad ogni progetto di nuove discariche sul territorio apriliano. Un no specifico al progetto di Colli del Sole ed un no generale a progetti di questo tipo. Non basta, oggi, dire no alla discarica, bisogna mettere in campo atti significativi. Potenziamento della raccolta differenziata, diminuzione della quota di indifferenziato e di umido e la realizzazione di isole ecologiche di quartiere. Questa strategia va supportata dalla lotta all’evasione e dall’abbassamento della tassa sui rifiuti».
CARMEN PORCELLI
«Le nostre posizioni si fondano sulla riduzione e tassazione degli imballaggi, sulla differenziazione spinta, sull’obbligo dei produttori di chiudere il ciclo della produzione, pesando l’indifferenziato prodotto da ogni cittadino, monitorando le attività industriali perché non effettuino sversamenti e smaltimenti illegali. Per impedire il continuo attacco alla salute della popolazione occorre dotarsi di strumenti urbanistici blindati (PRG, il PTPG o PPR), dichiarare il territorio saturato da qualsiasi impianto rientrante nel ciclo dei rifiuti, prima di tutto le discariche».
«Le nostre posizioni si fondano sulla riduzione e tassazione degli imballaggi, sulla differenziazione spinta, sull’obbligo dei produttori di chiudere il ciclo della produzione, pesando l’indifferenziato prodotto da ogni cittadino, monitorando le attività industriali perché non effettuino sversamenti e smaltimenti illegali. Per impedire il continuo attacco alla salute della popolazione occorre dotarsi di strumenti urbanistici blindati (PRG, il PTPG o PPR), dichiarare il territorio saturato da qualsiasi impianto rientrante nel ciclo dei rifiuti, prima di tutto le discariche».
GIORGIO GIUSFREDI
«Ho scelto di non avere finanziamenti da campagna elettorale superiori ai duemila euro per rimanere libero di decidere insieme ai cittadini senza dover rendere conto a nessuno, se non a loro, del mio operato. Le lobby acquisiscono potere anche grazie ai rapporti con la politica. Sulle proposte di nuovi impianti di discarica serve un fronte unico di tutte le forze politiche insieme alla capacità di risanare il territorio. Un ambiente sano e pulito è lo scudo più efficace contro le lobby dei rifiuti».
ANGELO CASCIANO
«La scarsa reattività sociale, dovuta ad una non sentita appartenenza al territorio di Aprilia, ha fatto sì che le lobby abbiano individuato nel territorio già martoriato da arsenico, amianto e polveri sottili, un’area dove stoccare i rifiuti di un’intera regione. Le due discariche gigantesche a contatto con le falde acquifere porterebbero all’aumento di mortalità. Io, medico legale, mi occupo di malattie professionali da inquinamento e non ritengo possibile concentrare in un’unica sede tale concentrazione di rifiuti a meno che non si voglia condannare a morte le future generazioni»
«La scarsa reattività sociale, dovuta ad una non sentita appartenenza al territorio di Aprilia, ha fatto sì che le lobby abbiano individuato nel territorio già martoriato da arsenico, amianto e polveri sottili, un’area dove stoccare i rifiuti di un’intera regione. Le due discariche gigantesche a contatto con le falde acquifere porterebbero all’aumento di mortalità. Io, medico legale, mi occupo di malattie professionali da inquinamento e non ritengo possibile concentrare in un’unica sede tale concentrazione di rifiuti a meno che non si voglia condannare a morte le future generazioni»
08/06/2018