Dopo ‘soli’ 15 anni dalla entrata in vigore della prima direttiva europea che impose questo valore massimo ai nostri acquedotti, nel Natale 1998; trascorsi appena dieci dall’avvio della gestione Acqualatina e a 8 anni dallo sbarco di Acea Ato2 ai Castelli Romani, possiamo finalmente dire: zero casi fuorilegge! Il Caffè, a spese proprie, presenta i nuovi dati. Buone notizie un po’ ovunque: su 38 prelievi nessuno è risultato fuorilegge, ossia al di sopra dei 10 microgrammi di arsenico per litro (µg/L). Fermo restando che la regola che vale più di tutte è quella dell’Organizzazione mondiale della sanità: non esiste un limite al di sotto del quale l’arsenico è “sicuro”. Notiamo poi che i dati – quando ci sono – sono sempre un po’ stagionati. Sul sito di Acqualatina sono segnalati i valori di arsenico dei Comuni arsenizzati in passato, ma sono fermi a maggio. Per quanto riguada i Castelli Romani e il litorale, Acea Ato2 non dice niente, mentre il sito Asl RmH riporta analisi di maggio, con 5 Comuni che presentavano valori al limite: Nettuno (Piazza del Mercato e Via Pisc. Tre Cancelli a 10 µg/L; Piazza Colonna, Via Diaz e Via Tre Cancelli Centro a 9 e altre 5 fontanelle a 8. Insomma, una situazione ancora al limite. Molto simile ad Anzio: Piazza Masini risultava a 10 µg/L, mentre ben 4 fontanelle erano a 9 microgrammi, e altre 4 a 8. Velletri, sempre a maggio, risultava con 13 µg/L di arsenico in via Troncavia, e 10 sulle vie Capitancelli, del Paradiso e Mancinelli. Al limite pure Lanuvio: 2 fontanelle a 9, 2 a 8 e una a 7. Ad Ariccia le fontanelle su Via Strada Nuova – angolo Via della Costa e su Via A. Chigi erano a 10 e ad 8 in piazza Dante Alighieri. Chissà qual era la situazione in piena estate, quando è più probabile che le concentrazioni di arsenico aumentino. Non lo sapremo mai.
04/10/2013