Secondo il sostituto procuratore Travaglini, alla luce delle indagini svolte dalla Guardia di finanza di Nettuno, che lo scorso anno aveva recapitato avvisi di garanzia per tale inchiesta, le spese rendicontate come spese di rappresentanza del sindaco, tra il 2009 e il 2012, avallate da Cestarelli, sarebbero state ideologicamente false e il denaro ottenuto da Chiavetta avrebbe così rappresentato appunto una forma di peculato. Un’ipotesi che non è stata scalfita dagli interrogatori compiuti dalle Fiamme gialle e dalle memorie depositate dagli indagati. Al primo cittadino e al capo della sua segreteria sono stati contestati quasi 600 euro di rimborsi per spese relative ad alberghi e ristoranti, in occasione di viaggi istituzionali, con amici e amiche di Chiavetta e, in un caso, la sorella recatisi a Trevignano Romano, San Marino e Barletta a spese dell’ente pubblico. Il primo cittadino avrebbe poi presentato una serie di scontrini facendosi rimborsare oltre 1.300 euro di nutella, Kinder cereali, caramelle Golia, acqua, gallette di riso, crocchette, insalata, salumi e hamburger. Spuntini e merendine dunque giustificati come “spese di rappresentanza”. Il sindaco, infine, nel marzo 2012, ha ottenuto 2.082 euro, che per l’accusa non sarebbero altro che un doppio rimborso. Si sarebbe fatto risarcire due volte le stesse spese per i ristoranti. E per le spese pazze Chiavetta e Cestarelli rischiano ora di finire in tribunale con una richiesta di rinvio a giudizio.
Indaga la Procura di Velletri
Chiavetta e la richiesta di rimborso per Kinder e Nutella: chiuse le indagini
Rimborsopoli pure al Comune di Nettuno. Stesso sistema impiegato nel Lazio e in altre Regioni italiane diventate simbolo dello spreco. Ne è convinto il sostituto procuratore della Repubblica di Velletri, Giuseppe Travaglini, che al sindaco Alessio Chiavetta ha contestato di essersi fatto risarcire persino quanto speso per le merendine. Il magistrato ha così inviato gli avvisi di conclusione indagini al primo cittadino e al responsabile della segreteria e dell’ufficio di staff del sindaco, Marco Cestarelli, entrambi indagati per peculato. Un atto propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio.
19/03/2015
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