All’imprenditore di Latina Roberto Berardi, detenuto in isolamento nel carcere della Guinea Equatoriale dal gennaio 2013, è stata proposta la libertà in cambio dell’ammissione di colpa. A raccontarlo Massimo Alberizzi, inviato del Corriere della Sera nonché esperto delle vicende del continente africano.
Secondo questa versione Berardi ha ricevuto in carcere la visita di un ministro locale «che gli ha offerto la libertà in cambio dell’ammissione di colpa e della rinuncia a intentare causa contro la famiglia imperiale» del dittatore Obiang, forse preoccupato per la cattiva immagine di sé che l’eco di questo caso sta diffondendo nel mondo.
L’inviato spiega che l’imprenditore di Latina ha però respinto la proposta. «L’imperativo urgente – scrive – è quello di fare qualcosa, subito, per Roberto Berardi che rischia di non uscire vivo da questa avventura. Giacché il regime di isolamento cui è costretto da 40 giorni non prevede neppure l’ora d’aria in cortile».