L’inquinamento prodotto dal ripetitore radiofonico di Rtl a Velletri deve essere eliminato. E subito. Il Tar ha respinto il ricorso della società Rtl 102,500 Hit Radio e blindato il provvedimento regionale, con cui è stato ordinato alla srl di intervenire sull’impianto e riportare le emissioni nella norma. Tutto è iniziato con alcuni controlli compiuti dai tecnici dell’Arpa Lazio, nell’estate di tre anni fa, in via Monte Artemisio, località Teverola Fontana Marcaccio. Il personale dell’Agenzia regionale di protezione dell’ambiente ha riscontrato che i campi elettrici prodotti dal ripetitore erano fuorilegge. L’impianto di trasmissione causava inquinamento elettromagnetico. Stilato un rapporto, della vicenda si è interessata la Regione Lazio, che con una determina del dicembre 2011 ha ordinato a Rtl di ridurre a conformità l’impianto per il servizio di diffusione radiofonica, in modulazione di frequenza, e televisiva DVB T. Un intervento da compiere nel giro di venti giorni. La Hit Radio ha impugnato al Tar il provvedimento, lamentando, tra l’altro, che le erano stati concessi solo venti giorni, mentre avrebbe avuto diritto a due anni. Le censure fatte al provvedimento regionale non sono state avallate dal Tar del Lazio, che ha così dato il via libera all’ordine di adeguamento del ripetitore.
29/01/2014