Eufemi è poi tornato sul dissesto idrogeologico: è ormai evidente che bastano due gocce d’acqua per mettere in ginocchio una città, sottolineando come la maggioranza si ostini a spendere soldi in feste anziché promuovere interventi strutturali che consentano di prevenire certe situazioni, come accaduto nei giorni scorsi, quando a causa delle forti piogge, molte strade, case e cantine sono finite sott’acqua. «L’Amministrazione Comunale – continua Eufemi – ha speso, da gennaio a oggi, per feste, eventi e manifestazioni la bellezza di 1.044.913,00 euro contro appena 14 mila euro spesi per le associazioni di Protezione Civile o l’assenza totale di manutenzione delle strutture scolastiche e del territorio». Si è poi tornati sulla situazione del parcheggio piazzale Berlinguer «opera ormai ferma – ha sottolineato Eufemi – e che rischia di rimanere ferma nel tempo, considerato che ad oggi non c’è ancora il progetto definitivo dell’opera e nel frattempo sono stati scavati migliaia di metri cubi di terra distribuita sul territorio senza alcun criterio logico, né alcun rispetto delle norme, delle leggi e delle più elementari regole igienico-sanitarie». Per Eufemi non v’è dunque nessuna prospettiva di sviluppo economico che consenta alla città di uscire da questa profonda crisi economica, che sta massacrando, giorno dopo giorno, tutti gli operatori commerciali, che oltre ad essere super-tassati e pieni di cartelle, non solo si trovano nella difficoltà di mandare avanti le proprie attività dopo la chiusura del parcheggio, ma hanno dovuto finanche subire la concorrenza “sleale” delle bancarelle per tutta la stagione estiva. «Come opposizione – conclude Eufemi – stiamo affrontando in questi giorni il problema di Torre Astura, ormai completamente abbandonata e in costante pericolo di crollo, nonostante un finanziamento di 2,5 milioni della Provincia di Roma, che non solo è fermo, ma che rischia di essere perso per l’imperizia di questa amministrazione che non sa gestire i finanziamenti pubblici, come già successo per il Teatro Comunale, altra opera incompiuta dopo aver perso il finanziamento di oltre 700mila euro della Regione». «Noi – conclude Eufemi – vogliamo affrontare questi problemi in modo costruttivo: abbiamo deciso che ogni settimana depositeremo una richiesta di convocazione di Consiglio Comunale per confrontarci con la maggioranza a viso aperto, affrontando insieme tutti quei problemi che sono di alto interesse pubblico e che il Sindaco, non riunendo il Consiglio, non ci consente di affrontare».
ANZIANI: «COSA FA IL SINDACO?»
Rodolfo Turano è invece tornato sulla chiusura della Tosi, esprimendo tutta la sua perplessità per la delibera di giunta che con superficialità dà per risolto il problema degli anziani, passando ad affrontare un problema che riguarda i giovani, assist per riconvertire la struttura da casa di riposo a campus universitario. «Risolto come – si domanda Turano – se gli anziani che alloggiavano nella casa di riposo sono stati trasferiti alla Fazenda, dal centro di Nettuno alle Grugnole. Questa è la risposta che ha dato il Comune di Nettuno al problema degli anziani?». «La nostra società – continua Turano – sta diventando sempre più vecchia, sempre più oberata dalla presenza degli anziani e noi a Nettuno avremmo così risolto il problema degli anziani? Nella prossimo Consiglio Comunale chiederò al Sindaco come ha risolto il problema, visto che ogni giorno in ospedale affronto il problema degli anziani, abbandono nelle case di cura, nelle RSA, problema che diviene ogni giorno sempre più gravoso». Il Consigliere ha poi annunciato che approfondirà l’argomento in commissione trasparenza in presenza del Direttore Generale, dell’Assessore e del Dirigente competente, in quanto lui stesso promosse la delibera di indirizzo per la riapertura della casa di riposo Tosi, così come promosse la delibera di indirizzo per la irregimentazione delle acque chiare, al fine di promuovere la mappatura delle fogne per evitare l’allagamento di case e strade come succede ogni qual volta piova. «Questa amministrazione – spiega Turano – non si vuole confrontare, ma vuole andare avanti per la sua strada senza dare una risposta alla problematiche che sono state poste alla loro attenzione. Non si capisce perché ci sono domande a cui non si è mai data una risposta». «Noi continueremo – conclude Turano – a fare quello che abbiamo fatto fino adesso, da cinque anni a questa parte, ma assisteremo e continueremo ad assistere al fatto che tutto ciò da noi fatto verrà messo in cantuccio, tutti i problemi della nostra città verranno messi in second’ordine e noi faremo un’opposizione dura, senza ripensamenti, senza concedere nulla»