Dopo una lunga discussione protrattasi per circa un’ora e mezza, il Consiglio Comunale di Anzio ha invitato all’unanimità il Sindaco Luciano Bruschini a sollecitare il tavolo della concertazione al fine di avere più certezze e più chiarezza sull’esito lavorativo finale di tutto il personale interessato.
La Società Merinvest Srl, che gestisce la Casa di Cura Villa dei Pini ad Anzio, ha recentemente dato seguito a 53 licenziamenti del personale addetto ai servizi di centralino, portineria, amministrativi, manutentori, cucina e pulizie.
Tali servizi saranno svolti in appalto da alcune cooperative che provvederanno però alla riassunzione solo della metà dipendenti licenziati, che tra l’altro percepiranno un misero stipendio di circa 900 euro lordi.
Il Consiglio Comunale ha sottolineato che in un momento di crisi, in cui la disoccupazione ha raggiunto percentuali estremamente alte, occorre mantenere quanto più possibile l’occupazione dei dipendenti della Merinvest, ai quali è andata la solidarietà dell’intero Consiglio Comunale, invitando la Regione Lazio ad intervenire per evitare che vengano effettuati detti licenziamenti, magari attraverso il convenzionamento/potenziamento di alcuni servizi e ha inoltre ribadito che dovrà essere presa in considerazione anche la possibilità di attingere alla cassa integrazione speciale.
Il Sindaco Bruschini aveva già ricevuto lavoratori e sindacati lo scorso venerdì, e già lunedì aveva comunicato al Presidente Zingaretti la necessità di un incontro/confronto tra le organizzazioni sindacali, dipendenti e Amministrazione Comunale: “Sono a segnalarti – scrive Bruschini nella leggera al Governatore del Lazio – la grave difficoltà dei lavoratori della Merinvest srl, società che opera nel Comune di Anzio nel settore dei servizi sanitari, RSA, riabilitazione, etc etc. Circa un mese fa è pervenuta a 58 lavoratori lettera di licenziamento, per un piano di ristrutturazione aziendale della proprietà. Capirai che in questo particolare momento, perdere il proprio posto di lavoro è quantomeno grave e noi tutti ci dovremmo impegnare per scongiurare tale fatto così doloroso, per il singolo dipendente e per l’intera collettività locale”.
“Dalle notizie ed informazioni di cui sono venuto a conoscenza – continua Bruschini – mi risulta che metà dei dipendenti saranno reintegrati per particolari servizi all’interno della struttura, attraverso la riassuzione da parte di una cooperativa (quindi esternalizzazione di alcuni servizi), altri però rimarranno senza alcun tipo di tutela, non essendo stata richiesta alcuna forma di ammortizzatore sociale. Stante che la Regione è Ente che finanzia i servizi svolti da detta società ed elencati nel rapporto di convenzione, sono a chiederti il tuo personale interessamento che rappresenterebbe una preziosa collaborazione al fine della risoluzione di tale problematica”.
“Si auspica – conclude Bruschini – la possibilità di un incontro con te, come già richiesto dalle organizzazioni di categoria (CGL, CISL, UIL) per verificare quale percorso sia praticabile per raggiungere un pacifico accordo. Rimango a tua disposizione e ti chiedo di essere presente all’incontro che, conoscendo la tua sensibilità, sono certo si risolverà positivamente”.
31/01/2014