Niente licenziamenti alla Fiorucci di Pomezia ma contratti di solidarietà per quasi 500 lavoratori. È in sintesi l’accordo raggiunto tra Azienda e sindacati, dopo che a giugno la nota società di insaccati aveva annunciato 250 esuberi, ridotti a 143 ad ottobre, tra operai, impiegati e quadri.
Presso la sede di Unindustria Roma si è conclusa la difficile vertenza con un verbale di accordo.
La Cesare Fiorucci SpA ha elaborato un piano di rilancio supportato anche da ingenti investimenti con l’obiettivo di rilanciare la crescita dei volumi e del fatturato con nuovi prodotti, di migliorare l’efficienza produttiva con la concentrazione delle linee produttive ed un impianto di cogenerazione energetica, di conquistare clienti nelle aree geografiche del Nord, di aumentare l’export, di aumentare l’affidabilità dei servizi nei confronti del consumatore.
Questo Piano, che prevede anche il miglioramento ed il consolidamento di un nuovo clima sociale all’interno della azienda, recuperando il coinvolgimento attivo di tutte le maestranze, sarà portato avanti senza licenziamenti attraverso il ricorso per tutto il 2014 dei contratti di solidarietà di tipo difensivo.
Tale strumento interesserà un numero massimo di 485 addetti tra operai, impiegati e quadri in forza nello stabilimento di Pomezia, e sarà articolato in intere o in mezze giornate di sospensione nell’arco di ciascun mese.
L’azienda dal canto suo nel corso dell’accordo di solidarietà non procederà alle previste esternalizzazioni del reparto bi lancette e magazzino materiali ausiliari, e nel condividere il ruolo peculiare rivestito dalla formazione professionale, attraverso valutazioni con i sindacati, avvierà specifici percorsi formativi per il personale.
Con cadenza mensile, le sigle e l’azienda si incontreranno per valutare a consuntivo l’utilizzo delle ore di riduzione e le eventuali situazioni di difformità.
Infine, è prevista una verifica complessiva della situazione a livello territoriale per settembre 2014.