Il comune di Ladispoli, dopo la chiusura della discarica di Bracciano, utilizzerà l’impianto Rida Ambiente di Aprilia per il conferimento dei rifiuti solidi urbani: questo l’esito dell’incontro che si è svolto alla Pisana con l’assessore regionale all’Ambiente Civita.
Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti di tutti i comuni che finora hanno utilizzano l’impianto della Bracciano Ambiente.
Il conferimento dei rifiuti di Ladispoli all’impianto di Aprilia, decisione presa di concerto con la Regione Lazio, comporterà costi aggiuntivi, sia per la distanza del sito sia per la tariffa maggiore. Questo è solo l’ultimo comune romano che si aggiunge alla lista delle città che utilizzano Aprilia come sede di conferimento dei rifiuti. Aprilia, insomma, sta diventando la discarica dei romani. Il problema è che le capacità di Rida sono ancora fortemente limitate: il limite massimo annuo che la società può accogliere secondo l’autorizzazione regionale è di 190 mila tonnellate annue, che è il fabbisogno di un anno dei Comuni di Aprilia, Cisterna, latina, Anzio, Ardea, Lanuvio e Nettuno. Se andrà avanti di questo passo, Rida rischia di dover chiudere i battenti già questa estate, a meno che la regione non conceda l’autorizzazione ad aumentare la quantità di rifiuti da trattare, così come chiesto dalla stessa Rida oltre un anno fa. Ecco perchè la decisione della Regione di autorizzare Ladispoli a conferire a Rida Ambiente suona abbastanza controversa.