Arrestato con l’accusa di concussione un dipendente della società del Comune di Nettuno «Poseidon». Si tratta di Gabriele Martire, 61 anni, residente a Roma, ma originario di Cosenza. «La pratica va integrata con qualcosa che non le posso spiegare per telefono» ha pronunciato l’impiegato a un imprenditore che doveva spostare un’insegna, secondo quanto riporta il sito della questura di Roma. L’imprenditore si è rivolto al Commissariato di Anzio-Nettuno e all’appuntamento per «definire l’affare» c’è andato dopo aver fotocopiato le banconote. Una volta ricevuta la mazzetta, l’uomo è uscito dal negozio dell’imprenditore, ma è stato subito fermato dagli agenti che lo hanno perquisito trovando le banconote segnate, traendolo in arresto per concussione. Il dipendente è ai domiciliari, ma le indagini vanno avanti per capire se situazioni analoghe si siano verificate anche in passato. «L’amministrazione ha appreso la notizia con sgomento – dice il sindaco Chiavetta –: l’interessato è stato alle dipendenze della società e ha sempre svolto le sue mansioni. L’episodio però merita rilievo seppur nel rispetto dell’interessato e della sua difesa, che espleterà nelle opportune sedi. La Polizia Giudiziaria ha fatto il suo dovere e la magistratura competente farà il suo corso».
24/10/2013