Questa mattina la prima udienza preliminare del processo per il crac Midal, davanti al giudice Nicola Iansiti. Tanti gli ex lavoratori che dalle prime ore della mattina sono davanti il tribunale di Latina con striscioni e cartelli per chiedere giustizia. Durante l’udienza, poi, hanno chiesto di potersi costituire parte civile. Stessa richiesta avanzata dalla creditrice BNL e dall’imputato Gianni Moneti.
Attualmente sono in manette Rosanna Izzi, presidente del consiglio di amministrazione della società, Paolo Barberini, amministratore delegato, Sergio Gasbarra, presidente del collegio sindacale, Ivo Lucarelli, consigliere delegato e Sandro Silenzi, revisore dei conti. La Izzi ha formulato richiesta di incidente probatorio in relazione ad una perizia contabile.
12 gli accusati per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio. Si tratta di: Stefano Pisanu, 52 anni, e Pietro Gasbarra, 42, membri del collegio sindacale, Giuseppe Piscina, Piero Bova, 49 anni, Antonio Bova, 42, Giovanni Moneti, 51, imprenditori, Giacomo Pontillo, marito di Rosanna Izzi. Le accuse vanno dall’accesso abusivo al credito fino alla bancarotta fraudolenta e al falso.
Gli avvocati dovranno presentare memorie difensive entro il 20 febbraio. La prossima udienza è stata fissata per il 28 febbraio. In quella data il Gup scioglierà la riserva e deciderà se accogliere il rinvio a giudizio delle 12 persone sopra citate.