Tra due settimane parte il processo “Pay to drive”, in seguito all’omonima indagine della Polstrada di Latina che ha portato all’ipotesi di una banda dedita a mettere chiunque alla guida purché fosse disposto a pagare mazzette per i titolari di alcune autoscuole e per alcuni funzionari della Motorizzazione civile pontina. Per l’inchiesta sono state indagate 169 persone, ma ne sono state arrestate soltanto 14. Per questi ultimi è stato disposto il processo con giudizio immediato, previsto per il 19 febbraio davanti al Tribunale di Latina, mentre per gli altri ancora risultano aperte le indagini. Quindi il processo per associazione per delinquere si avvia senza il vertice della stessa associazione: il direttore della Motorizzazione che è stato inquadrato dalla Procura come al vertice della presunta associazione. Un processo con i protagonisti principali assenti e sul banco degli imputati alcuni gregari. Davanti ai giudici compariranno alcuni funzionari della Motorizzazione, titolari delle autoscuole di Fondi, Monte San Biagio e Itri, Latina e San Felice Circeo, Sezze, Gaeta, Formia, Minturno.
04/02/2014