Dopo le accuse sul fronte penale per il dott. Enzo Ricci, medico di base di Sezze, sono arrivate anche quelle della Corte dei Conti, che lo ha condannato a risarcire circa 105mila euro. Il camice bianco è finito nell’inchiesta denominata “Blue Wish”, per cui quattro anni fa venne anche arrestato dalla Guardia di finanza di Fondi.
Secondo gli inquirenti, era stata costituita un’associazione per delinquere, operante tra le province di Latina, Roma e Frosinone, impegnata a fare affari presentando nelle farmacie prescrizioni mediche false a carico di anziani esenti perché invalidi di guerra e poi piazzando farmaci costosi, a partire da quelli contro le disfunzioni erettili, sul mercato nero. Un’organizzazione criminale che avrebbe sfruttato proprio le ricette del dott. Ricci e che avrebbe commesso più reati di falso, truffa ai danni del servizio sanitario nazionale, corruzione e ricettazione di farmaci.
In particolare, secondo gli investigatori, dai primi accertamenti emergeva subito “che presso le farmacie della provincia di Latina vi erano stati consistenti ordinativi di farmaci in regime di esenzione fortemente sospetti, sia per l’incongruità delle patologie alla base del regime di esenzione ed il tipo di farmaco acquistato dai pazienti, sia perché riferiti sempre agli stessi pazienti titolari di esenzione, sia perché prescritti sempre dallo stesso medico, già deferito per reati di falso, peculato e truffa”.
Sono stati quindi ascoltati pazienti, titolari di farmacie, sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza delle stesse farmacie e foto scattate dai farmacisti agli acquirenti sospetti. E sono stati monitorati i prelievi di farmaci presso farmacie di Monte San Biagio, Latina, San Felice Circeo, Pontinia, Terracina, Fondi e Roma. Infine le intercettazioni.
Per il dott. Ricci, che sul fronte penale ha scelto un processo con rito ordinario davanti al Tribunale di Latina, è arrivata così la condanna contabile. Secondo la Corte dei Conti, risulta provata la “condotta illecita” del medico, “incontrovertibilmente fondata sul materiale probatorio acquisito nel corso delle indagini penali”.