Accolto il ricorso presentato dal candidato consigliere di Latina Antimo Di Biasio, che ha provato ad ottenere un posto in assise comunale con la lista Latina Duemilatrentadue a sostegno di Damiano Coletta Sindaco. Il candidato ha presentato ricorso perché a lui risulta di aver preso nove voti in più rispetto a quelli comparsi nel modello della commissione elettorale. Il numero di voti che risultano a Di Biasio è lo stesso che compare ancora oggi sul portale del Comune dedicato alle elezioni amministrative, nella sezione preferenze. A causa di questi nove voti di differenza il candidato Nazzareno Ranaldi è divenuto consigliere comunale al posto di Simona Lepori, nominata assessore dal Sindaco, subentrando come primo dei non eletti e lasciando fuori Di Biasio che si è dunque appellato al tribunale. Il Tar del Lazio ha deciso per il riconteggio dei voti in quattro sezioni, stessa linea adottata nel ricorso elettorale presentato dal centrodestra.
«Prima di tutto voglio sottolineare la mia piena fiducia nella giustizia amministrativa – ha commentato Di Biasio – mai e poi mai avrei pensato di dovermi rivolgere ad un tribunale per veder riconosciuta la volontà dei miei elettori, i quali hanno sempre continuato a sostenermi e a darmi la giusta carica per andare avanti. Nonostante sia un neofita della politica apprendo velocemente, in particolar modo dai miei stessi errori: in questo senso, la vicenda che mi ha portato a fare ricorso al Tar mi ha fatto capire chi sono i veri amici e chi invece mi ha solo usato in campagna elettorale per raggiungere il proprio scopo. Dopo un primo momento di forte delusione ho ricominciato a lavorare per il bene della nostra comunità, portando avanti le mie idee con semplicità e trasparenza. Visto questo primo esito del ricorso, aspetterò serenamente il finale di questa vicenda. Tuttavia, al contempo voglio esprimere la mia grande soddisfazione in merito: è stato compiuto un primo passo verso la verità».