Il contenzioso nasce dal fatto che le famiglie, che occupano abusivamente gli appartamenti dello stabile della Q5, dal valore complessivo di 2 milioni di euro, avevano chiesto di poter farsi intestare le bollette dell’acqua, così come hanno fatto con i rifiuti, ma hanno ricevuto risposta negativa. Quando si sono accorti che dai loro rubinetti non usciva più acqua hanno provveduto a chiamare la Polizia perché gli venisse garantito il flusso minimo consentito dalla legge e l’associazione Valore Donna, che da sempre si occupa di situazioni di sfratti e violenza.
Una delegazione degli occupanti si è recata direttamente da Gianfranco Melaragni, capo di Gabinetto che ha fatto luce sulla questione. L’unica soluzione percorribile – ha spiegato – sarebbe stata chiedere al Sindaco un’ordinanza che giustifichi l’emergenza sociale. Se inizialmente la situazione è sembrata complicata da risolvere perché gli appartamenti sono occupati abusivamente e da due anni, questa mattina il tutto si è aggiustato.
Il vicepresidente dell’associazione Valore Donna, Ferdinando Tripodi, ha dichiarato: «Abbiamo trovato l’accordo con i Rappresentanti di AcquaLatina. Le famiglie avranno subito l’acqua, il 36% del debito verrà congelato e il resto del debito verrà pagato con un piano di rientro».