Attenzione: si tratta di una bufala. “La tua pratica sarà trasmessa anche alle associazioni per la lotta alla pedofilia e ai media per la pubblicazione in modo che la tua famiglia e i tuoi cari sappiano cosa stai facendo, sarai registrato come molestatore sessuale in tutte le amministrazioni in tutta Europa e nel Registro Nazionale dei Reati Sessuali”, si legge ancora.
Fermo restando il contenuto surreale della comunicazione, la lettera invita anche a rispondere via mail. Occhio a non farlo: gli investigatori della Polizia postale ritengono che la falsa mail sia verosimilmente finalizzata a cercare di carpire dati personali, richiedere pagamenti non dovuti o infettare i dispositivi della vittima con pericolosi virus informatici. Pertanto, la Polizia Postale raccomanda di non dare alcun seguito a tali mail e di non comunicare nulla dei propri dati personali.