Dopo circa due anni di accurati lavori di sistemazione ed eliminazione della problematica del gas radon in eccesso, questa mattina a Rocca di Papa è stata riaperta la storica sede dell’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani, in via Cesare Battisti, a valle del centro storico dello splendido paese collinare, con annessi i giardini, il parcheggio e le aree verdi boschive .
Sono intervenuti, accolti dal direttore dell’Ente, la geologa Emanuela Angelone e dal presidente Gianluigi Peduto, tutti i sindaci dei 17 comuni dei Castelli Romani, che fanno parte del perimetro del Parco Regionale, il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, il senatore Bruno Astorre, il direttore dei parchi regionali Vito Consoli, i comandanti dei carabinieri del gruppo e compagnia Frascati rispettivamente colonnello Alberto Raucci e maggiore Jacopo Passaquieti e della locale stazione maresciallo Angelo Borrelli.
La sindaca di Rocca di Papa Veronica Cimino, anche lei padrone di casa per il territorio, nonché presidente dell’assemblea dei sindaci del Parco Regionale dei Castelli Romani, ha accolto i suoi 16 colleghi, alla presenza di tutti i guardiaparco, diretti dalla comandante Cinzia Barbante e dal coordinatore Mauro Castrichella. Sono intervenuti anche per i saluti ai dirigenti, agli operatori, ai tecnici ed ai guardiaparco ,nella storica sede di Villa Barattolo ( che prende il nome dall’antica famiglia nobile dei primi 900 che la costruì) anche il consigliere regionale veliterno Daniele Ognibene, il comandante della polizia locale di Rocca di Papa Gabriele Di Bella e molti altri consiglieri e assessori comunali e metropolitani.
Mentre il professor Salvatore Lombardi, esperto di lunga esperienza e docente di geologia degli idrocarburi, dell’Università La Sapienza di Roma, che è stato il direttore dei lavori, ha spiegato, tramite delle slides gli interventi tecnici fatti sulla struttura e i lavori di sicurezza portati a termine, per conservare in primis lo stato di dimora storica della rete della Regione Lazio della antica palazzina ed escludere la presenza del gas radon. Quest’ultimo era uno dei problemi primari da risolvere visto la conformità della zona vulcanica che affaccia su tutto il promontorio dei Colli Albani.
Tutti i 3 piani (oltre il piano terra) della struttura sono ora di nuovo operativi, con uffici ampi e spaziosi, sala conferenze, aula riunioni, stanze e depositi. Dove opereranno tutti gli impiegati amministrativi, i tecnici, saranno a disposizione il direttore e il presidente, e si potranno richiedere tutte le pratiche inerenti all’Ente Parco, oltre che fare le riunioni amministrative e politiche in comodi spazi.
Per quanto riguarda i guardiaparco rimarranno nella sede dei Pratoni del Vivaro, in via Calabria, dove ci sono anche i locali artigianali e gli operai del Parco Regionale dei Castelli Romani, in una delle aree verdi più belle del Lazio e più consona e vicina alle aree da tutelare.