CI VOLEVA LA CORTE DEI CONTI?
A rilevarlo è stata la Corte dei Conti che ha emesso un decreto nei confronti del Comune di Latina. L’obbligo deriva da alcuni articoli del Testo Unico per gli Enti Locali (D. Lgs. 267/2000) i quali stabiliscono che ogni gestore di un servizio pubblico deve trasmettere ogni anno all’ente locale il resoconto dell’esercizio finanziario, entro due mesi dalla sua conclusione.
Si tratta di una precisa disposizione che dovrebbe permettere a chiunque di andare a controllare come evolve la gestione rispetto a quanto promesso dal vincitore dell’appalto, in sede di aggiudicazione del bando. Questa rendicontazione poi l’ente locale la deve trasmettere alla Corte dei Conti per il relativo controllo: sono proprio questi atti che mancano e di conseguenza è scattata l’indagine della Corte stessa.
SEGNALAZIONI (TARDIVE) IGNORATE
A tal proposito in Comune qualcuno si era attivato per segnalare l’inadempienza alla DOGRE, anche se per la verità questa segnalazione è partita solo lo scorso anno. Nel frattempo però è accaduto un ulteriore esempio di come dentro questa strana amministrazione la mano destra non sappia (almeno ufficialmente) cosa sta facendo la mano sinistra. Il contratto per la gestione del servizio con la società tarantina è arrivato a scadenza e a rigor di logica c’erano tutti gli elementi per non rinnovarlo.
Ma pare che non ci sia stato il tempo per predisporre con largo anticipo un nuovo bando. Così, immancabile, alla fine di novembre dello scorso anno è arrivata la proroga del servizio. Proroga che doveva durare, dice la relativa determina dirigenziale “per il tempo necessario alla consegna del medesimo servizio al nuovo affidatario e comunque per un periodo non superiore a sei mesi”.
Ma come spesso accade dalle parti di Piazza del Popolo, si trattava di una promessa da marinaio.
I MAGHI DELLA PROROGA
Nello scorso mese di luglio si è resa necessaria un’altra proroga per altri 3 mesi, per gli stessi motivi e con i medesimo impegno perentorio: non si andrà oltre il 30 settembre 2015 e dal 1° ottobre ci sarà un nuovo affidamento. Parola del il dirigente di servizio dott. Giuseppe Manzi. In quest’ultima determina dirigenziale si ricorda che l’Autorità di Vigilanza dei contratti pubblici, ha chiarito che le proroghe degli affidamenti, in ossequio al principio costituzionale di continuità dell’azione amministrativa (art.97 della Costituzione), possono essere previste solo in casi eccezionali. A proposito: che giorno è oggi?