Arriva l’sos dal comitato di quartiere Fossignano, ad Aprilia, la cui sopravvivenza è a rischio a causa dell’arrivo della Tari, la tassa sui rifiuti: 1.200 euro da pagare per la nuova sede “Frangipane” aperta nella ex ferramenta confiscata e provvisoriamente assegnata proprio al comitato. Da luogo di ritrovo, insomma, c’è il rischio che possa diventare la loro rovina.
LA “MAZZATA” DA 1200 EURO
Nei giorni scorsi c’è stata l’assemblea pubblica del comitato di quartiere durante la quale è stato approvato il bilancio consuntivo del 2021 che si è chiuso con un avanzo di gestione di circa 700 euro. In merito, il Presidente Ermanno Patrizio ha tenuto a sottolineare che la buona performance dello scorso anno non deve ingenerare facili ottimismi, in quanto “nel corrente esercizio finanziario ci sono state importanti uscite, sia per mettere a norma i locali della sede, sia per acquistare gli arredi che consentono l’effettuazione delle attività statutarie, e, cosa ancor più preoccupante, vi è una “mazzata” di circa 1.200 euro in arrivo per la tari che sicuramente manderebbe in default le esigue casse del CdQ”.
LA MEDIAZIONE POLITICA
In merito, il Presidente ha precisato che la Tari non è stata ancora pagata “perché vi è in atto, da parte di alcune forze politiche, il tentativo di rivedere il regolamento della tassa sui rifiuti che comporti delle importanti facilitazioni per le organizzazioni di volontariato. Tentativo che sembra trovi la forte opposizione di alcuni dirigenti che ritengono si possa configurare un danno erariale per le casse comunali qualora la facilitazione fosse approvata”.
LE INIZIATIVE
Non solo problemi, ma anche iniziative che potrebbero vedere la luce in questo 2022: corso di ceramica per ragazzi; corso di alfabetizzazione informatica a favore degli anziani e giovanissimi; organizzazione di una giornata ecologica; giornata sociale conviviale con grigliata, balli e musica; cinema sotto le stelle; promozioni di attività sociali di aggregazione per i “diversamente giovani”; realizzazione di un campo di bocce; individuazione di percorsi naturalistici di trekking; conferenze sulla storia/tradizioni del territorio e mercato rionale.
DISAFFEZIONE VERSO L’AMMINISTRAZIONE
I partecipanti, stando a quanto riferito dallo stesso presidente, hanno “manifestato un’unanime e diffuso senso di malessere e di disaffezione al governo cittadino provocato dal totale abbandono del quartiere da parte dei gestori della cosa pubblica”: per questo “è stato dato mandato al presidente del CdQ di invitare il sindaco e la giunta comunale ad un incontro-confronto in assemblea pubblica con la popolazione del quartiere”.