Importanti iniziative in questi giorni alla Scuola Don Milani di Latina, che coinvolgono l’interesse di allievi e famiglie sia per la promozione degli sport meno conosciuti ma divertenti e praticabili come l’hockey su prato, sia per l’accoglienza di bambini ucraini in fuga dalla guerra che qui a Latina hanno la possibilità di tornare ad una vita più serena e imparare l’italiano per comunicare, studiare e condividere con i coetanei le normali esperienze di vita.
In questa settimana, per quanto riguarda lo sport, la Federazione Hockey, attraverso il delegato Angelo Conti, ha avviato un interessante progetto nelle scuole per svolgere attività di conoscenza e promozione dell’hockey su prato. L’attività, curata dall’istruttore nazionale prof. Renato Sirigu, ha fatto visita questa settimana all’Istituto comprensivo Don Milani di Latina, coinvolgendo gli alunni delle classi quarte e quinte.
La disciplina dell’hockey su prato si pratica non solo all’aperto ma anche a livello indoor, in particolare per le categorie giovanili.
Quello su prato non si gioca con i pattini e la palla può essere colpita solo con il lato interno del bastone, è una disciplina in cui ci vuole tanta manualità nell’usare il bastone ed è molto divertente. Gli alunni che si sono cimentati in queste giornate di sport si sono mostrati davvero incuriositi e affascinati da questa diciplina. Non dimentichiamo poi che l’hockey è uno sport olimpico e chi inizia può anche cullare questo bellissimo sogno.
Ma la Don Milani oltre allo sport in questi giorni ha avviato una lodevole iniziativa per i bambini ucraini approdati nell’istituto. Grazie alla disponibilità della docente Elisa Di Tano, ora in pensione, ma che ha lavorato alla Don Milani, è stato avviato un corso base dell’italiano per poter capire e farsi capire.
“L’auspicio è quello di ridare a questi bambini dall’infanzia distrutta un sorriso e un raggio di speranza -queste le parole della DS Marina Palumbo- sono particolarmente orgogliosa della dimostrazione che la scuola sta dando in termini di accoglienza, apertura e solidarietà”.