I Comitati e le Associazioni ambientaliste di Albano, S. Palomba, Ardea e Pomezia e Municipio IX, hanno avviato una campagna di pressione sul Parlamento, il Ministero della Transizione Ecologia e il Sindaco di Roma, affinché rivedano la strategia di gestione dei rifiuti della Capitale, puntando sulla riduzione, riuso e riciclo, unica soluzione per ridare decoro e rispetto alla Città, … anziché sulla costruzione di un Inceneritore. Non riteniamo l’incenerimento dei rifiuti sia una soluzione, tanto che nella gerarchia europea è all’ultimo posto tra le soluzioni previste per lo smaltimento, dopo la prevenzione/riduzione, seguita da riuso e riciclaggio ovvero il processo delle tre RRR orientato al perseguimento di una economia circolare. L’iniziativa scaturita nel corso della assemblea pubblica che si è tenuta lo scorso 28 Maggio presso lo slargo a ridosso della rotonda via Cancelliera/Ardeatina, luogo scelto non a caso in quanto si vocifera che proprio nelle vicinanze, in questa estrema periferia romana il Sindaco Gualtieri abbia individuato un area dove realizzare l’impianto. Oltre a contestare la scelta dell’ipotetico luogo a S. Palomba in un area già pesantemente compromessa da siti inquinanti quali impianti industriali e le discariche di Roncigliano, sono state rimarcate le seguenti considerazioni: Roma detiene il record di produzione pro capite tra le capitali UE, pari a 600 kg pro capite, e una raccolta differenziata pessima. La realizzazione dell’inceneritore boccerebbe di fatto il piano regionale dei rifiuti del 2020, che non prevedeva un altro termovalorizzatore nel Lazio, senza nemmeno aver provato a realizzare una raccolta differenziata efficace nella Capitale. Bruciare i rifiuti non costituisce una soluzione per il decoro della città, che continuerà ad essere sporca fintanto non si interverrà sul sistema di raccolta e sui comportamenti dei cittadini, obiettivo raggiungibile solo con una raccolta differenziata spinta, gli esempi virtuosi in provincia non mancano ( Albano è arrivata all’ 80%). Sul piano logistico poi, se la scelta dovesse ricadere su S.Palomba, …quanti Tir dovranno percorrere la storica via Ardeatina per 24+24 km, andata e ritorno tutti i giorni dell’ anno per caricare l’eco mostro di 600.000 Ton. ( c/a 1.600 ton al giorno ) di rifiuti romani e non, di cui c/a un terzo saranno ceneri residuali della combustione da smaltire? L’obiettivo più in generale è di incidere nel procedimento di conversione della legge che assegna i poteri speciali in tema di rifiuti al Sindaco di Roma. Servono maggiori garanzie, perché l’esperienza di questi impianti in Italia è stata disastrosa (i.e. Colleferro, Vercelli, ecc…). I promotori della campagna di pressione popolare, chiedono ai destinatari di migliorare le norme affinché sia prevista una valutazione ambientale preventiva sulla localizzazione, per individuare un’area idonea che minimizzi il danno ambientale e tuteli veramente la salute dei cittadini. I criteri di scelta del sito dovrebbero rispettare almeno il principio di prossimità ai siti di produzione e raccolta dei rifiuti, evitare aree già compromesse da inquinamento e limitare il consumo di suolo e di acqua potabile. Rivendicano inoltre un impianto sanzionatorio che costituisca realmente un deterrente per gli sforamenti delle emissioni inquinanti. L’appello ai cittadini è quello di sottoscrivere e spedire la richiesta precompilata in corso di distribuzione, ai Parlamentari, al Ministro Cingolani e al Sindaco Gualtieri, affinché sentano la responsabilità di impedire il ripetersi dell’ennesima catastrofe ambientale, con le sue conseguenze di morti e malattie, mettendo al primo posto il diritto alla salute. Gli uffici corrispondenza delle istituzioni che sono chiamate a decidere saranno inondati nei prossimi giorni da lettere, si tratta di una sfida democratica alla quale i massimi rappresentanti delle istituzioni repubblicane sono chiamati a rispondere. A Tutte le forze politiche è richiesto di lavorare per ottenere dal Parlamento emendamenti a tutela dell’Ambiente e della Salute nel settore dei rifiuti. N.B. I cittadini che volessero contribuire nel sostenere questa campagna di pressione popolare, possono inviarci la richiesta via mail scrivendo al seguente indirizzo: [email protected] , così da ricevere la lettera da stampare e sottoscrivere con la propria firma dopodichè spedire agli indirizzi riportati nella stessa. Ringraziandovi anticipatamente, Il Coordinamento Comitati e Associazioni di Albano.
FAC SIMILE DELLA LETTERA