La pioggia non li ferma. Gli attivisti del Coordinamento 9 dicembre, definiti “Forconi”, da ieri stanno manifestando a Roma per chiedere le dimissioni dei parlamentari che hanno causato la crisi in cui riversa l’Italia. Presente il pontino Danilo Calvani, presidente del coordinamento di Latina e guida nazionale. Nonostante il maltempo hanno invaso piazzale dei Partigiani ieri e piazzale Ostiense oggi, arrampicandosi addirittura sulla Piramide per farsi sentire. Se ieri la stampa nazionale ha definito la manifestazione un flop perché presenti un terzo dei previsti, già dalle prime ore di oggi la situazione è cambiata. La protesta comincia a farsi sentire: chiusa la Panoramica, la Trionfale, viale delle Medaglie d’Oro. Non escludono che nei prossimi giorni torneranno a chiudere anche la Pontina per protesta.
I “Forconi” hanno in progetto di proseguire la loro protesta anche nei prossimi giorni. Non hanno, però, una particolare linea programmatica: ogni sera si riuniscono per decidere come muoversi il giorno successivo. Per adesso hanno in mente di organizzare manifestazioni e cortei e presentare uno ad uno petizioni in Parlamento. A Montecitorio, probabilmente, si recheranno tra martedì e mercoledì.
L’agricoltore Pontino Danilo Calvani ci tiene a dissociarsi da alcuni elementi di Socialismo Nazionale che hanno «fatto un’azione impropria facendo il saluto romano, fotografati anche da alcuni giornalisti. Loro si presentano come associazione Resistenza Italiana, che come Coordinamento 9 dicembre non riconosciamo, perché appartengono di fatto a Socialismo Nazionale che è un’organizzazione di estrema destra. Il Coordinamento 9 dicembre – conclude Calvani – non rappresenta nessun partito politico».
Giovanni Delle Cave, presidente dell’associazione Familiari e Vittime della Strada e adesso attivista del Coordinamento 9 dicembre, stima che nella giornata di ieri erano presenti circa 2000 persone. Nella giornata di domani prevede che ne arrivino il doppio. La stampa nazionale, invece, ieri ne contava meno di 200.