Con le accuse di truffa aggravata, riciclaggio e autoriciclaggio il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura, ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di due soggetti e l’obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria per altri due, nonché il sequestro di disponibilità e beni per oltre mezzo milione di euro. Nell’ambito dell’operazione ‘Castello’, i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno dato esecuzione tra Firenze, Roma e Milano all’ordinanza del Gip. Sulla base degli elementi di prova raccolti e secondo l’ipotesi vagliata dal giudice per le indagini preliminari, una somma di cui è stato tentato il trasferimento, è stata considerata parte di un provento illecito relativo a una più ampia truffa: sarebbe stata attuata mediante l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici sulla base di rapporti contrattuali ritenuti non rispondenti al vero.
Secondo le indagini, presentandosi presso una filiale di Chianti banca a Campo di Marte come incaricati di una società di Rignano sull’Arno, la Balmoral Estate, apparentemente attiva nel settore dell’efficientamento energetico nonché general contractor di importanti operazioni di investimento nel settore, i destinatari della misura avrebbero ottenuto un anticipo su quello che era stato indicato come un consistente investimento di alcuni milioni di euro nel settore, utilizzando contratti ritenuti non veritieri. La somma è stata poi canalizzata verso vari soggetti, apparentemente a fronte di fatture di cui non è stata rinvenuta documentazione. L’intervento della Finanza ha consentito di recuperare il valore delle somme ritenute illecitamente acquisite, ovvero più di 850mila euro. Di gran parte di questa somma il gip, Maurizio Caivano, ha ordinato il sequestro. E applicato anche le seguenti misure cautelari: C.R. 66 anni, orvietano residente a Firenze e A.M.G., 62, fiorentino, amministratori della Balmoral e ritenuti ideatori del meccanismo, sono stati posti agli arresti domiciliari. Per E.C., 48 anni, fiorentina, e M.M., 60, di Ardea il giudice ha disposto l’obbligo di dimora.
Incassa in banca falsi crediti, ai domiciliari 60enne di Ardea
13/07/2022
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