Da ieri e per un periodo di durata non specificata, l’immondizia indifferenziata di Civitavecchia passerà “in via provvisoria” per Roncigliano, nel Comune di Albano. “Gli scarti tornano poi indietro nel proprio sito di smaltimento, in attesa che al gestore venga approvato il progetto presentato per la realizzazione di un impianto di trattamento, così come prevede la legge”, fa sapere la presidenza della Regione Lazio. La novità fa seguito alle chiusura della discarica di Fosso Crepacuore (Civitavecchia). Chiusura tardiva che si è resa necessaria visto che dal 6 agosto 2013 è ormai obbligatorio anche in Italia il pre-trattamento dei rifiuti, con il conseguente divieto di smaltimento del cosiddetto tal quale, cioè spazzatura non trattata. Ora dunque in località Cecchina, al confine con Ardea e Pomezia, i rifiuti saranno lavorati presso l’impianto TMB – trattamento meccanico biologico – della società Pontina Ambiente, proprietaria anche della annessa discarica di Roncigliano. Il trattamento TMB dovrebbe assicurare che la parte secca (plastiche, carte ecc.) da quella umida, trasformando il “secco”in Cdr cioè combustibile da rifiuto per finire all’inceneritore; mentra l’umido viene stabilizzato e i metalli avviati al riciclo.L’impianto TMB di Albano, insieme alla discarica, è lo stesso finito nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Roma a seguito della quale il gip Battistini ha disposto l’arresto di 7 persone per associaizone a delinquere nel settore rifiuti. Arresti poi confermati dal tribunale del Riesame, che ha accolto l’intero impianto acccusatorio. A capo del presunto sodalizio criminale, secondo gli investigatori, ci sarebbe proprio Manlio Cerroni, il patron della discarica di Roncigliano e dell’impianto Tmb che ora tratta pure i rifiuti di Civitavecchia, oltre a quelli di Ardea, Pomezia ed altri 8 comuni dei Castelli Romani. Quell’impianto che, sempre secondo il Noe dei carabinieri, non trattava come previsto i rifiuti, che invece – secondo la Procura e il Gip di Roma – venivano abbondantemente mischiati tutti insimee e sepolti nella discarica in modo illegale, recando un danno economico ai Comuni di almeno 11 milioni di euro. il TMB di Albano, inoltre, è stato oggetto di una ispezione dei Noi disposta dall’allora Ministro dell’Ambiente Corrado Clini: le analisi dei carabinieri dimostrarono che soltanto il 15% dei rifiuti in arrivo veniva dvvero trasformato in ecoballe di Cdr, mentre per legge ne dovevano fare almeno il 35%.
La Regione Lazio, dal canto suo, ha spiegato che “in attuazione della Circolare del Ministero dell’Ambiente e per superare le criticità presenti da tempo nella gestione del ciclo dei rifiuti dei comuni della Provincia di Roma, ha deciso di non rinnovare l’ordinanza in scadenza il prossimo 12 di febbraio per la discarica de l’Inviolata (a Guidonia Montecelio, del gruppo Cerroni, ndr). Nell’ordinanza regionale si obbligava il gestore del sito dell’Inviolata a realizzare l’impianto di Tmb, autorizzato nel 2010, e i 51 Comuni del comprensorio a promuovere la raccolta differenziata Porta a Porta o almeno a separare l’umido. La Regione è stata informata dal gestore, in prossimità della scadenza dell’ordinanza stessa, che l’impianto di Tmb sarà realizzato entro il prossimo 14 marzo. Quindi, in via temporanea e per il tempo utile al completamento dell’impianto, sarà necessario utilizzare un sito alternativo per il solo trattamento. La Regione, pertanto, ha supportato i comuni nell’individuazione di impianti con le necessarie autorizzazioni e con capacità sufficiente nel rispetto delle normative nazionali ed europee che fanno riferimento al principio di prossimità. Previsioni contenute anche nel Piano regionale vigente secondo il quale, nel caso di indisponibilità di impianti per il trattamento o lo smaltimento, i Comuni devono trovare una soluzione prima di tutto nel proprio Ato di riferimento, altrimenti negli Ato limitrofi. Dal prossimo mercoledì 13 febbraio, pertanto, tutti i rifiuti dei 51 Comuni che conferiscono a l’Inviolata potranno essere trattati a Colfelice, per essere poi smaltiti nel sito di Guidonia che dispone ancora di volumetrie sufficienti per gestire la fase transitoria in attesa del completamento del Tmb. Stessa situazione per la discarica di Civitavecchia. Da oggi, infatti, e per un periodo di tempo transitorio, i rifiuti di Civitavecchia vengono inviati all’impianto di Albano per il trattamento. Gli scarti tornano poi indietro nel proprio sito di smaltimento, in attesa che al gestore venga approvato il progetto presentato per la realizzazione di un impianto di trattamento, così come prevede la legge”.
La discarica è tra Albano e Ardea
A Roncigliano i rifiuti di Civitavecchia, nell’impianto sotto inchiesta
11/02/2014
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