Il giovane fu arrestato dai Carabinieri all’atto del grave ferimento del compagno della madre, al culmine di un litigio per futili motivi avvenuto a Ciampino. In quella circostanza i Carabinieri, a cui aveva opposto resistenza nel corso della perquisizione domiciliare, lo trovarono in possesso di quantitativi di marijuana e materiale per confezionare stupefacente, oltre a un coltello da cucina e vasi rotti con tracce di sangue.
Attraverso le testimonianze dei vicini di casa, l’analisi della scena del crimine e le evidenze tecnico-scientifiche su quanto sequestrato, i militari hanno ricostruito la dinamica del violento litigio, culminata con l’aggressione con un vaso rotto sul capo e vari fendenti con il coltello sequestrato (sul cui manico è stato trovato il DNA del ragazzo), che colpivano la vittima al collo, in varie parti del torace e sugli arti.
L’arrestato che era già detenuto in carcere, fin dal momento del suo arresto, e ora colpito da ulteriore provvedimento sulla base delle indagini svolte, è da ritenersi presunto innocente fino a condanna con sentenza irrevocabile.
La vittima, Consiglio Di Guglielmo è ritenuto elemento contiguo, per parentele, al clan dei Casamonica.