Le verifiche volte ad accertare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni, attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo con quelli fomiti dal Comune di residenza, hanno portato i militari a ritenere che gli undici soggetti, fornendo dichiarazioni relative ad una residenza in Italia da 10 anni, non veritiera, avevano nel tempo percepito il sussidio senza che ve ne fossero le condizioni.
Gli esiti dei controlli sono stati comunicati all’Autorità Giudiziaria e all’Inps per l’interruzione dell’elargizione del beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite per un totale di oltre 54 euro.
Continueranno i monitoraggi dei Carabinieri finalizzati a contrastare efficacemente gli abusi, registrati nel corso del tempo, da parte di soggetti che non versano nelle condizioni giustificatrici del percepimento del reddito di cittadinanza e che con la loro condotta non solo commettono reato, ma sviliscono la ratio dell’istituto giuridico del beneficio.