‘Anime sommerse’ è una soffusa lettera che la scrittrice indirizza alla sua anima da troppo tempo soffocata da un materialismo sfrenato che ci ha lasciato in un vuoto insostenibile e dove ‘non siamo più in grado di vedere’.
In un tempo che scorre veloce, privi di ideologia e fede autentica, si è smarrito il giusto concetto di benessere e felicità. La domanda che scorre lungo tutto il dialogo interiore è: «Possono oggi filosofia, poesia e mistica, trovare la chiave per riacquistare un senso di maggiore ottimismo e fiducia nella storia?».
L’autrice si affida alle parole dei maestri del passato e del presente e sostenendo il suo fermo punto di vista: «Questo, che doveva essere il migliore dei mondi possibili – attesta la scrittrice – è invece un parapiglia di confusa incertezza e paura. Tuttavia, è nel buio che occorre aprire gli occhi, quelli dell’anima, da dove parte la spinta verso un cammino di luce e nuove prospettive di vita».
Perdere il contatto con se stessi, quindi con la propria anima, equivale a smarrirsi in una valle oscura «Come è accaduto a Dante, spiega Pina Farina – il quale, però, umilmente, si è lasciato guidare dal suo maestro Virgilio. Solo così gli sarà possibile scalare la montagna dei suoi fallimenti e delle sue paure e raggiungere la cima dove incontra Amore».
Con il suo saggio la docente ci invita ad affidarci alla lezione dei numerosi maestri saggi che ci hanno preceduto e da essi apprendere come si accende una luce interiore.
Il Comune di Cisterna, che ha dato il patrocinio all’evento, è una delle numerose tappe di questo viaggio che Pina Farina ha intrapreso dal 2017, anche con l’omonimo spettacolo teatrale, e che proseguirà in varie città italiane.
L’obiettivo della scrittrice è «Passare come un’onda attraversando la parte più sensibile dell’essere umano: il cuore, e da questo, accedere ad una dimensione spirituale più alta, dove vivono fiducia, bellezza e amore».