I primi elementi raccolti permettevano di appurare che il giovane, 17enne, si era avvicinato minacciosamente a una ragazza, minore anch’essa, brandendo un coltello a serramanico. Il giovane però era stato immediatamente bloccato dall’uomo, che era il padre della ragazza minacciata.
Una storia di continue vessazioni
Negli Uffici della Questura la ragazza formalizzava una denuncia nei confronti del suo aggressore, dipingendo un quadro di gravi vessazioni e umiliazioni subite da parte del giovane fermato, al quale era stata legata da relazione sentimentale, motivo per cui, pochi giorni addietro, aveva deciso di interrompere tale rapporto per i comportamenti denunciati e che tuttavia sono proseguiti, aggravandosi di frequenza e intensità, anche dopo la sua decisione di troncare il rapporto stesso.
In particolare la giovane, assistita in sede di denuncia dal genitore, dichiarava di essere stata in più occasioni aggredita verbalmente e fisicamente, fino a dover ricorrere alle cure del pronto soccorso, riportando una prognosi di 4 giorni a seguito dell’ennesima aggressione culminata con strattonamenti e spintoni che la mandavano a sbattere violentemente contro un muro.
In ordine a tali fatti, il GIP del Tribunale per i Minorenni di Roma ha emesso misura impositiva delle prescrizioni.