Nell’ambito di un’attività di servizio mirata al contrasto dell’indebita percezione della misura di sostegno del “Reddito di cittadinanza” le Fiamme Gialle della provincia di Latina hanno denunciato tre soggetti perché percettori della prestazione sociale agevolata benché appartenenti al medesimo nucleo familiare, in contrasto con le finalità assistenziali della misura di legge. Si tratta di un uomo di 68 anni, della moglie di 63 e del figlio 31enne, ai domiciliari per reati inerenti lo spaccio di droga.
Le indagini sono partite proprio dalla disamina della posizione reddituale del soggetto attualmente agli arresti domiciliari per reati di traffico di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi. Il dato, in possesso alla polizia giudiziaria, incrociato con la banca dati Inps ha permesso di acclarare come il reddito di cittadinanza fosse stato indebitamente e contestualmente richiesto e corrisposto a più individui appartenenti al medesimo nucleo familiare, in contrasto con la norma del reddito di cittadinanza.
I finanzieri hanno quindi provveduto all’immediata comunicazione all’INPS per la sospensione e il recupero dell’indebito percepito, ammontante nel complesso a circa 70 mila euro, nonché a segnalare alla competente Autorità Giudiziaria i soggetti, residenti nel comune pontino di Santi Cosma e Damiano.