Ottocentocinquanta piante di marijuana di altezza media di due metri, coltivate in una serra sotterranea con esclusivo accesso tramite botola celata da mattonato retrostante l’abitazione in zona Toscanini ad Aprilia. È quanto hanno scoperto i carabinieri del Reparto territoriale di Aprilia, che hanno tratto in arresto un 28enne apriliano.
L’OPERAZIONE
L’operazione nasce nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione delle attività connesse alla produzione, importazione e spaccio di sostanze stupefacenti particolarmente avvertito ad Aprilia, con un mirato servizio pianificato nelle attività dal Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, attraverso l’articolazione del personale della Sezione Operativa, coadiuvato nelle fasi operative da personale delle Compagnie Carabinieri di Latina, Formia e Terracina, insieme ai Carabinieri Forestali di Cori e del Nucleo Cinofili di Ponte Galeria.
LA SCOPERTA
Quando i carabinieri sono entrati all’interno dell’abitazione, dopo aver rinvenuto le piante di marijuana che crescevano grazie a un sofisticato sistema di areazione e di lampade, i carabinieri hanno trovato anche 15 involucri per un totale di 175 grammi di cocaina, 35 involucri da 410 grammi circa cadauno per un totale complessivo di 14 kg di marijuana essiccata, 215 grammi di hashish, 125 grammi di sostanza da taglio in polvere di colore bianco, tre bilancini elettronici di precisione, materiale per il confezionamento, nonché un fucile marca Ruger AR 15, con matricola abrasa, e 2 caricatori contenenti complessivamente 48 cartucce calibro 5,56.
VITA CIVILE “INQUINATA”
Si tratta, spiegano i carabinieri, di “fatti commessi nel territorio di Aprilia, relativamente alle attività di contrasto al fenomeno dello spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto nelle aree popolari della città, dando concreto riscontro alla richiesta di sicurezza e controllo di prossimità delle Forze di Polizia a favore della comunità apriliana nei confronti di fenomeni criminali che inquinano il sereno svolgimento della vita civile”.