Il Pnrr interviene su numerosi fronti relativi alla povertà educativa, dagli asili nido all’edilizia scolastica, dal contrasto all’abbandono precoce alla riduzione dei divari territoriali nell’istruzione. Interventi che riguarderanno anche il Lazio, dai primi livelli d’istruzione a quelli più elevati.
Partendo dagli asili nido, nel Lazio nel 2020 sono 43.535 i posti offerti nei nidi e nei servizi per la prima infanzia, a fronte di oltre 120mila residenti con meno di 3 anni nella regione. Ovvero una copertura del 35,3%, un dato superiore non solo alla media nazionale (27,2%) ma anche al di sopra della soglia del 33% fissata in sede Ue. Dati che ne fanno la quinta regione nel 2020 per offerta potenziale.
Tra le province, quella con la maggiore copertura potenziale è la città metropolitana di Roma (39,9 posti ogni 100 bambini). Seguono, con un’offerta tra il 20 e il 30%, le province di Viterbo (27,4%), Rieti (24%), Latina (21,4%). Sotto la soglia di un posto ogni 5 minori residenti, la provincia Frosinone (18,9%).
Anche tra i capoluoghi spicca il comune di Roma, con quasi un posto nei nidi e nei servizi prima infanzia ogni 2 bambini sotto i 3 anni (48,2%). Anche il comune di Viterbo supera il 40% e Frosinone è in linea con la soglia europea (32,8%). Vicini a quota 30% anche Rieti (29,3%) e Latina (28,8%).
Al netto dei capoluoghi, tra i comuni con più residenti tra 0 e 2 anni, Guidonia Montecelio si attesta sul 28%, mentre ad Aprilia e Fiumicino sono rispettivamente il 20,5% e il 23,8%. Pomezia (34,5%) e Marino (33,4%) superano la soglia europea, al contrario di Anzio dove i posti nido sono 13,4 ogni 100 bambini. Complessivamente, nel Lazio il 35,4% dei comuni offre asili nido o altri servizi per la prima infanzia. Una diffusione quindi molto più concentrata in pochi centri, rispetto a una media nazionale del 59,3%. L’estensione maggiore in provincia di Latina (dove il 48,5% dei comuni offre il servizio). Sul 40% si attestano la città metropolitana di Roma e il territorio di Viterbo, mentre l’offerta si concentra in poco più di un comune su 4 nelle province di Frosinone (28,6%) e Rieti (26%).
Partendo dagli asili nido, nel Lazio nel 2020 sono 43.535 i posti offerti nei nidi e nei servizi per la prima infanzia, a fronte di oltre 120mila residenti con meno di 3 anni nella regione. Ovvero una copertura del 35,3%, un dato superiore non solo alla media nazionale (27,2%) ma anche al di sopra della soglia del 33% fissata in sede Ue. Dati che ne fanno la quinta regione nel 2020 per offerta potenziale.
Tra le province, quella con la maggiore copertura potenziale è la città metropolitana di Roma (39,9 posti ogni 100 bambini). Seguono, con un’offerta tra il 20 e il 30%, le province di Viterbo (27,4%), Rieti (24%), Latina (21,4%). Sotto la soglia di un posto ogni 5 minori residenti, la provincia Frosinone (18,9%).
Anche tra i capoluoghi spicca il comune di Roma, con quasi un posto nei nidi e nei servizi prima infanzia ogni 2 bambini sotto i 3 anni (48,2%). Anche il comune di Viterbo supera il 40% e Frosinone è in linea con la soglia europea (32,8%). Vicini a quota 30% anche Rieti (29,3%) e Latina (28,8%).
Al netto dei capoluoghi, tra i comuni con più residenti tra 0 e 2 anni, Guidonia Montecelio si attesta sul 28%, mentre ad Aprilia e Fiumicino sono rispettivamente il 20,5% e il 23,8%. Pomezia (34,5%) e Marino (33,4%) superano la soglia europea, al contrario di Anzio dove i posti nido sono 13,4 ogni 100 bambini. Complessivamente, nel Lazio il 35,4% dei comuni offre asili nido o altri servizi per la prima infanzia. Una diffusione quindi molto più concentrata in pochi centri, rispetto a una media nazionale del 59,3%. L’estensione maggiore in provincia di Latina (dove il 48,5% dei comuni offre il servizio). Sul 40% si attestano la città metropolitana di Roma e il territorio di Viterbo, mentre l’offerta si concentra in poco più di un comune su 4 nelle province di Frosinone (28,6%) e Rieti (26%).
13/12/2022