IL RACCONTO
«A te ragazzetto imberbe e maleducato che hai lanciato il sacchetto (aperto) con le deiezioni del tuo cane oltre il muro di un giardino privato non prendendo in testa per un soffio chi stava sistemando amorevolmente le aiuole». La denuncia arriva dai social, protagonista una donna di Velletri.
«A te che, colto in flagranza, hai reagito con violenza e sfacciataggine anziché chiedere scusa ed alla tua ragazza, minuta quanto aggressiva, che ci ha augurato di morire dopo aver sporcato la nostra giacca di cacca, dedichiamo tutta la compassione possibile perché più che rabbia, avete provocato in noi tanta pena. La città non è una discarica ma un patrimonio culturale comune, diffuso, condiviso. Qui siamo lontani anni luce. Quanta tristezza».