Un’amicizia di lunga data, nata sui banchi di scuola, l’orgoglio di appartenere a una terra giovane con tante storie da raccontare e la passione per il proprio lavoro sono gli ingredienti da cui è nata l’idea di Meat in Chocolate: il percorso degustazione che lo chef Matteo Gerardi e il cioccolatiere Valerio Esposito mettono in scena venerdì 24 febbraio da Genesi, Via dell’Olmata 25 a Nettuno.
Sarà una serata diversa per intraprendere un viaggio alla scoperta di sapori e accostamenti particolari e sapientemente giocati tra mineralità, acidità, note fruttate e dolci. Valerio e Matteo sono il perfetto esempio del giovane fermento imprenditoriale che anima tutto il litorale romano e pontino. Fondatore, con sua moglie Jennifer Boero, della cioccolateria artigianale Divino ad Aprilia il primo, e proprietario e chef del ristorante Genesi il secondo, hanno un punto di contatto molto forte: il desiderio di far crescere il loro territorio raccontando storie che mettano a sistema e creino rete tra le realtà produttive locali.
Su questo e su un codice etico rigoroso hanno fondato il loro lavoro quotidiano. Il mood della serata sarà provocatorio: a un pubblico abituato ai sapori di mare e del territorio si offrirà un viaggio in un mondo di sapori sorprendenti.
La passione per la cucina di Matteo Gerardi è messa al servizio del poliedrico mondo del cacao di Valerio Esposito. Quest’anno grazie all’estro creativo di Jennifer Boero, la cioccolateria Divino si è dedicata alla creazione di una linea di praline gourmet fatta di liaison inconsuete tra le genetiche di cioccolato, da Valerio personalmente selezionate, e quelle materie prime tipiche della gastronomia salata.
Così è nata questa collaborazione dove carni italiane si sposano col cioccolato. Si parte con un Aperitivo di benvenuto con il Gin della Palude, un distillato nato dalla passione di Valerio Esposito e condivisa con tre amici realizzato con botaniche tipiche dell’agro pontino quali l’eucalipto.
A seguire la Faraona alla Wellington con cremino di olio evo selezione Anna Bulgari, anch’esso espressione del territorio apriliano. Giochi di acidità di frutti rossi e maracuja seguiti da leggere note amare sono quelle donate dalle fave di cacao che arricchiscono l’infuso di porcini nel Foie gras, quinoa, porcini e fave di cacao monorigine Tanzania, mentre la sapidità spinta del caprino lavorata con il cioccolato bianco in lamelle va a contrastare la delicatezza dell’anatra nel Fusillone ragù di anatra e lamelle di cioccolato al caprino.
A contrastare la potenza della carne di cervo troviamo un cacao dalla spiccata acidità nel Filetto di cervo con demi glace e monorigine Nicaragua prima di finire con il Semifreddo tre cioccolati: bianco mandorla, latte nocciola e fondente monorigine Uganda in cui arriva prepotente il sentore della banana che prepara la via alle note di frutta secca che chiudono la percezione gustativa. Il percorso degustazione non può che chiudersi con una Selezione di praline e cioccolati monorigine accompagnati da rum.
