In dieci anni si parla, per il solo Lago Albano, di 21 milioni di litri di acqua esautorati e un abbassamento del livello pari a 5 metri circa. Cosa è stato fatto in questi dieci anni? Pressoché nulla se non deliere regionali e stanziamenti che non hanno apportato il minimo miglioramento.
Per questi motivi, in un dialogo costante con il gruppo Salviamo il lago Albano, la deputata 5 stelle in Senato, Elena Fattori, ha presentato un’interrogazione in cui si interroga sia il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, che il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio, cosa intenda fare il Governo, insieme alla Regione, per concretamente risolvere il problema.
In particolare nell’atto si fa riferimento alle captazioni dirette, alle captazioni abusive e al fatto che i Comuni sono inadempienti nella redazione del proprio bilancio idrico.
“Non è pensabile che un patrimonio di tale valore venga lasciato in questo stato di abbandono” dice la Senatrice Fattori che aggiunge: “I cittadini si mobilitano ma nessuno li ascolta. Con questo atto intendiamo fare pressione su quante più istituzioni possibili per riportare i Castelli Romani a perla del nostro Paese e non a discarica dove chiunque può marotrizzare il territorio a proprio piacimento. L’azione ora continuerà anche con i nostri portavoce in Regione”.
Ora il Governo ha venti giorni per rispondere all’interrogazione che comunque verrà risollecitata se lasceranno passare questo termine.
Intanto rimane l’invito ai Sindaci di bacino di avviare tutte le procedure per il bilancio idrico, fondamentale strumento per l’attuazione del piano territoriale delle acque.