I due amici di lunga data, entrambi nati il 18 marzo e con una grande passione per le innovazioni tecnologiche, hanno deciso di dar vita a questo particolare progetto nel 2019 per risolvere una criticità: il 32% della popolazione italiana non acquistava prodotti hi-tech per paura di non saperli utilizzare o configurare adeguatamente.
Da questa ricerca, condotta da Samsung, si è sviluppato il lavoro che ha portato alla creazione di Assistente Tecnologico il quale, nel corso del tempo e partendo proprio dal capoluogo pontino, ha stretto importanti partnership con colossi come Unieuro, leader nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, e con altre aziende nazionali e internazionali specializzate nella produzione e distribuzione di assistenti vocali e soluzioni innovative per la domotica.
Ma non finisce qui il rapporto con la terra d’origine, perché ora la startup innovativa si prepara a varcare i confini dato che a breve sarà attuato il lancio di Asistente Tecnológico, grazie al supporto di Innovation Booster, la holding spagnola fondata da Antonio Fabrizio, 43 anni originario sempre di Latina ma da alcuni anni trasferitosi a Siviglia, che sta supportando lo sviluppo del business su scala nazionale e internazionale attraverso l’ingresso di nuovi investitori.
COME FUNZIONA
Scendendo nei dettagli del suo funzionamento, i due soci fondatori pontini hanno creato una piattaforma attraverso la quale fornire un completo supporto a domicilio o da remoto nell’utilizzo, installazione e configurazione dei prodotti acquistati online e nei punti vendita, avvalendosi di una rete di assistenti che è cresciuta esponenzialmente nel corso degli ultimi anni.
Per tale motivo che, a poco più di 4 anni dal suo lancio, Assistente Tecnologico registra oltre 1.300 collaboratori fornendo il servizio in tutta Italia, isole comprese. La maggior parte degli assistenti rientra nella fascia d’età tra i 18 e i 45 anni; studenti universitari, lavoratori autonomi, appassionati di tecnologia. C’è di tutto nella lista, perché per diventare un assistente tecnologico l’unica prerogativa richiesta è avere una dimestichezza con il mondo hi tech. Saranno poi dei corsi specifici e gratuiti a formarli, durante i quali si affronteranno tematiche comportamentali, dato che si entra sempre in abitazioni private per svolgere il servizio, e argomenti puramente tecnici legati alle assistenze fornite e alle differenti tipologie di device da trattare.
Dall’altra parte, ci sono nonni che vogliono stare al passo con i nipoti ma non riescono a settare i loro nuovi profili social, oppure hanno problemi a capire gli aggiornamenti di whatsapp o di altre app scaricate sui propri smartphone.
Ma anche la giovane coppia che ha ricevuto in regalo un nuovo assistente vocale e non sa come interagire. La lista di servizi richiesti e offerti potrebbe proseguire all’infinito anche se le maggiori assistenze riguardano il montaggio a parete e configurazione delle smart tv, il primo avvio dei computer, l’installazione di stampanti, e aspetti che interessano le nuove soluzione di domotica. Cose che, in passato, erano appannaggio di figli e nipoti ma ora, con l’evoluzione tecnologica in atto dove tutto sembra così semplice da usare ma più complicato da impostare, servono maggiori competenze.
LE DIFFICOLTA’ DEI PIU’ GIOVANI
“Quando col mio socio Francesco abbiamo dato vita ad Assistente Tecnologico – ricorda Alfredo Fresser – credevamo che il maggior numero di richieste sarebbe giunto dalla Terza età. E invece ci siamo resi conto che tutti incappano in qualche difficoltà, più o meno lieve, nel settare il proprio device. Per questo abbiamo pensato di dare vita a una rete su base nazionale di assistenti tecnologici; una rete soprattutto capillare riuscendo a raggiungere anche i più piccoli comuni dove vivono le persone che necessitano di maggiore assistenza sotto ogni aspetto. Abbiamo ideato e creato l’intera piattaforma web attraverso la quale si incontrano richieste e chi può soddisfarle. Il cliente sceglie attraverso varie tipologie di servizio o card che abbiamo chiamato Helpy, (crasi tra Help e Happy) partendo da un’assistenza online al costo di 19€ fino a un valore massimo di 99€ per il montaggio a parete e configurazione di una smart tv che richiede di norma un paio di ore di lavoro. Dall’altra parte, i nostri assistenti associati, attraverso un’app dedicata, offrono la loro disponibilità in termini di orari, giorni e area geografica rispettando così al massimo la completa e autonoma gestione del loro tempo”.
“I numeri che stiamo registrando confermano quanto ci fosse bisogno della nostra soluzione – aggiunge Francesco Guratti – dato che anche un colosso come Unieuro ci ha scelti per erogare i nostri servizi attraverso i loro oltre 250 punti; servizi reputati come la soluzione perfetta per assistere i clienti nella fase del post vendita. Ma non finisce qui, perché ci stiamo preparando a sbarcare in Spagna. La globalizzazione ha reso più semplice la diffusione della tecnologia, ma allo stesso tempo le problematiche da parte del cliente finale rimangono e noi siamo pronti ad assisterli in ogni dove grazie alla nostra rete capillare di assistenti tecnologici che si appresta a divenire sempre più internazionale”.