I “carnefici” della giovane studentessa bullizzata avevano creato una chat dell’odio, nella quale arrivavano le indicazioni per l’umiliazione del giorno. La chiamavano «ebola» e si scrivevano «evitatela», come fosse un virus. «Passatele accanto ma senza toccarla. Chi la tocca muore ed esce dal gruppo», dicevano i leader del gruppo di bulli. Hanno diffuso immagini, filmati e l’hanno perseguitata sui social inviandole anche messaggi gravissimi: “Ammazzati, tanto non se ne accorgerà nessuno”.
La vittima per evitare i compagni bulli aveva deciso di arrivare in ritardo ogni giorno. Poi il racconto di una delle compagne di classe inserita nella chat, che ha deciso di uscire dal gruppo e raccontare tutto alla compagna presa di mira.
Infine la denuncia della mamma che ha portato all’apertura, da parte della Procura di Roma, di un procedimento contro 12 ragazzi e 3 ragazze.
Il cyberbullismo
Ssecondo i dati pubblicati dall’Istat in Italia il 22% dei ragazzi hanno subito atti di bullismo. Negli ultimi anni, più che gli atti fisici di bullismo dentro e fuori la scuola si stanno sempre più verificando atti di cyberbullismo, ovvero di bullismo praticato principalmente coi telefonini attraverso le chat e i social network.
Il cyberbullismo è anche più grave di altre forme di sopraffazione, perché l’uso pressocché totale dei telefonini anche tra i giovanissimi porta ad amplificare e diffondere in maniera molto più veloce quelli che sono comportamenti che danneggiano gravemente l’autostima del ragazzo bullizzato. La scuola resta l’ambito più colpito da questo genere di stalking.
Questura di Latina: incontri con gli studenti sul “cyberbullismo”
Nell’ambito delle iniziative della Questura di Latina volte ad incentivare la legalità sul territorio, personale del Commissariato di P.S. di Formia ha tenuto due conferenze sul Cyberbullismo, rivolte agli studenti, incentrati nei progetti della Polizia di Stato “Una vita da social” e Pretendiamo Legalità”.
Gli Istituti interessati sono stati la Scuola secondaria di primo grado Pollione di Formia e l’Istituto comprensivo Minturno 1 – plesso Monsignor Fedele.
All’iniziativa, oltre che al Dirigente il Commissariato di Formia Dott. Aurelio Metelli, hanno partecipato la Dott.ssa Monica Sansoni, Garante dell’Infanzia della Regione Lazio e il Sovr.te Salvatore Madera della Polizia Postale di Latina.
Presenti agli incontri i docenti e circa 300 studenti.
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