Grandi emozioni questa mattina all’Uttat Poligono militare di Nettuno per un vero e proprio evento: l’inaugurazione di un Museo, dedicato alle scuole e al territorio, che si snoda su quattro direttrici.
Da una parte si ripercorre la storia del Poligono stesso, la sua creazione, la storia del territorio, dalla preistoria ad oggi, la storia recente con l’accento sui luoghi dello Sbarco Alleato custoditi in gran parte all’interno dell’Area militare, la bellissima natura della zona, preservata proprio dai confini chiusi della cittadella militare.
La giornata è iniziata alle 8 circa con l’adunata del personale militare e civile e degli studenti dell’Istituto superiore Emanuela Loi di Nettuno, invitati all’inaugurazione a pochi passi dal Museo. Erano presenti il Prefetto Antonio Reppucci, alla guida della Commissione straordinaria di Nettuno, i vertici delle forze militari del territorio e il Direttore del World War II Sicily-Rome American Cemetery and Memorial Melanie Resto, la Direttrice del Museo archeologico di Anzio e la Presidente di Legambiente.
I ragazzi hanno potuto assistere alla cerimonia dell’alzabandiera e all’esecuzione dell’Inno nazionale. Il Direttore dell’Uttat, il Colonnello Dario Porfidia, alla fine della cerimonia ha preso la parola per illustrare l’evento.
“L’inaugurazione di questo Museo – ha detto ai presenti – fa parte del programma messo in atto da per avvicinare questa struttura militare ai cittadini. Il Museo sottolinea la storia di questa area militare, il suo rapporto con il territorio, la storia recente e passata del territorio, e lo splendido ambiente naturale che qui è conservato. Abbiamo lavorato in collaborazione con il Museo dello Sbarco di Anzio, con Legambiente, e il Cimitero Americano per l’allestimento.
Oggi ai ragazzi, a cui questa struttura si rivolge, dico una cosa: trovate sempre tempo per la cultura, per visitare un museo, per conoscere un territorio. Dalla cultura nascono idee, anche diverse da quelle dei nostri compagni di classe. Dove c’è cultura c’è confronto ed è così che si crea una comunità forte”.
Durante la mattinata, ottimamente organizzata, dopo la cerimonia nella piazza adiacente il comando è iniziata la visita, a gruppi, nell’area museale (tutte le scuole e i cittadini che vogliono visitare il museo e i luoghi dello Sbarco possono contattare la segreteria del Poligono militare e prenotare la visita).
Diversi i pannelli che illustrano nel dettaglio la nostra storia recente e le immagini della natura incontaminata sono davvero da togliere il fiato. Presenti anche oggetti militari legati allo sbarco, divise e targhe concesse dai parenti dei militari che hanno preso parte al conflitto.
Al termine hanno preso parte alla cerimonia figuranti in costume della tradizione nettunese dell’Associazione La Stella del mare, coinvolte dal Presidente Gianfranco Rabini.
Delle guide speciali hanno illustrato immagini e storie ed ogni foto aver un Qrcode che rimanda sul proprio smartphone al dettaglio di cosa di sta guardando. Un lavoro curassimo e affascinante, cui si è aggiunta, al termine del giro del Museo, una visita “sul campo”.
Dopo le immagini infatti, gli studenti sono stati accompagnati sulla spiaggia, nel luogo dello Sbarco alleato. Il Direttore Porfidia con grande passione ha illustrato i punti in cui all’interno del Poligono, si è fatta la storia e, mentre si stava ammirando le bellezze naturali è stato possibile per i ragazzi anche avvistare una volpe argentata. Un’esperienza importante per i ragazzi che hanno avuto modo di toccare con mano la storia del territorio spesso letta solo sui libri.