Il Comune di Cisterna si è costituito parte civile per ottenere il ristoro “di danni non patrimoniali, quali quelli alla propria immagine, reputazione e credibilità, quelli da frustrazione delle funzioni esercitate, quelli da turbamenti morali della collettività rappresentata a causa dei fatti contestati nel procedimento penale, quelli da lesione del diritto costituzionalmente protetto del medesimo Ente esponenziale alla sua identità politica ed economica, quelli da lesione di interessi inerenti la persona non connotati da rilevanza economica anche in materia ambientale; di danni patrimoniali comunque autonomi e personali, non azionabili dal fallimento, quali quelli correlati ai costi amministrativi vanamente sopportati dall’Ente locale affinché il cosiddetto Progetto Meccano avesse successo.
Il Comune di Cisterna si trova infatti nella qualità di persona danneggiata dalle ipotesi di reato perseguite, per tutelare gli autonomi e personali diritti lesi dalle azioni od omissioni contestate nel processo e, quindi, per far valere la correlata richiesta di risarcimento a titolo personale.
I legali degli imputati hanno chiesto ed ottenuto un rinvio dell’udienza al prossimo 11 luglio per svolgere le proprie difese prima che il Giudice per l’udienza preliminare decida sulla richiesta di rinvio a giudizio degli imputati.
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