I ragazzi erano stati infatti gli ultimi in graduatoria, ma i quattro pretendenti prima di loro avevano stranamente rinunciato, dopo aver presentato domanda. Un episodio ricordato anche dall’ex sindaco Damiano Coletta: «Sono vicende gravi che creano molta preoccupazione. La tempistica di questi episodi ci lascia un po’ perplessi. Il primo chiosco è stato del resto oggetto di grande attenzione da parte nostra, costringendomi anni fa a un esposto in questura perché ricorreva la rinuncia da parte di chi ogni volta risultava vincitore della gara. Così abbiamo tirato fuori quel chiosco dalle regole del bando e tramite avviso pubblico lo abbiamo assegnato a un’associazione».
Chi è che non vuole che quel chiosco riapra? Che collegamento c’è con l’incendio all’altro chiosco di sabato sera, sempre sul lungomare? Le indagini stanno procedendo nel più stretto riserbo.
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