Una nuova occasione per parlare dell’ormai famoso sottopasso, l’attesissima opera pubblica che dovrebbe evitare le continue interruzioni di traffico della via del Mare, strada che collega i Castelli Romani ad Ardea e Pomezia, generate dal passaggio a livello della linea FS Roma Velletri che si chiude due volte l’ora, comportando grossi problemi di traffico per l’arteria che collega anche la zona industriale e artigianale di Santa Palomba e Pomezia.
L’inaugurazione del sottopasso era attesa entro il 20 dicembre scorso, così riporta il cartello di cantiere, ma invece slitterà ancora una volta di 5 mesi, con il fine lavori fissato ad ottobre prossimo, così è stato ventilato dall’Amministrazione comunale di Albano, sollecitata dal conduttore tv Gimmy Ghione: il conduttore di Striscia la notizia aveva già avuto lo scorso dicembre una promessa simile (non mantenuta) relativa all’apertura del sottopasso di Pavona. Il servizio andrà in onda lunedì sera 29 maggio alle ore 20,30 circa.
Pavona, la storia infinita del sottopasso
Il progetto del tanto atteso sottopasso di Pavona, presentato presso il centro anziani locale il 16 novembre 2014, è stato approvato dal consiglio comunale di Albano Laziale nel maggio dello stesso anno. Il progetto aveva stabilito che i lavori avrebbero dovuto iniziare a marzo 2015 e concludersi entro l’estate 2016. Il costo totale dell’opera era stimato in 8 milioni e 347mila euro, finanziati da FS, Regione Lazio e comune di Albano.
Tuttavia, in seguito si è scoperto un ulteriore aumento di spesa da parte di Acea, l’azienda di gestione del servizio idrico del territorio. Questa aggiunta ammonta a oltre 1,5 milioni di euro, che vengono sostenuti da Acea attraverso la messa “in tariffa”, ovvero i cittadini pagano questa somma tramite le loro bollette.
Iresidenti si sono visti così aumentare il costo complessivo dell’opera con l’onere che ricade pesantemente sulle loro spalle.
Il progetto del sottopasso di Pavona era stato accolto con entusiasmo iniziale, poiché avrebbe portato notevoli benefici alla mobilità e alla sicurezza nella zona. Tuttavia, l’aggiunta di questo nuovo onere finanziario e i continui ritardi nei lavori hanno creato incertezze e dubbi sul futuro dell’opera.
È necessario un approfondimento e una chiara comunicazione da parte delle istituzioni coinvolte per spiegare la motivazione dei problemi creatisi, che i cittadini devono scontare anche economicamente .
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