Per diversi giorni a giugno, tra le dune di Sabaudia all’interno dell’area del Poligono ai Pantani d’Inferno, sono previste diverse esercitazioni militari. L’ente Parco del Circeo ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dove si esprime contrarietà rispetto alle esercitazioni militari programmate.
Si tratta di un’area umida protetta da convenzioni internazionali SIC e ZPS, all’interno dell’ecosistema del Parco Nazionale del Circeo. Oltretutto, le esercitazioni militari (a fuoco mediante tiro con bomba a mano) previste nei giorni 7, 8, 12, 13, 15 e 16 di giugno durante la stagione estiva, comporteranno la chiusura delle attività economiche di supporto alla balnezione ricadenti nel perimetro compreso tra l’arenile e le s.de Bufalara – Diversivo Nocchia e Sant’Andrea, vietando l’accesso a chiunque.
Anche gli esponenti locali del Partito Democratico di Sabaudia, con il capogruppo Giancarlo Massimi e il segretario del Circolo di Sabaudia Luca Mignacca, bollano la vicenda come “assurda” che «dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la necessita di procedere alla dismissione di un Poligono, oramai anacronistico, che risulta incompatibile con il contesto turistico-ambientale del lungomare e dell’ecosistema dunale già messo a dura prova dall’erosione costiera e dagli eventi metereologici. Esprimiamo pertanto pieno sostegno all’azione dell’Ente Parco e chiediamo al sindaco Mosca, quale Presidente della Comunità del Parco, di levare la propria voce a tutela degli interessi ambientali ed economici della città», dichiarano Massimi e Mignacca.