A segnalare la situazione è la lista Lanuvio 4.0 all’opposizione in Consiglio comunale. «Con la scusa della sicurezza stradale, l’amministrazione spende 40.000 euro dei cittadini per limitare gli atti vandalici dei due autovelox, ma intanto l’unico vantaggio ottenuto è quello di multarli e spolparli», si legge. «A corredo, però, spende ulteriori 189.000 euro (ad oggi) per spese postali e per spedirvi le multe a casa».
Il contestato autovelox sulla Nettunense è entrato in funzione il 7 settembre 2022. In meno di quattro mesi, fino al 31 dicembre 2022 l’autovelox ha registrato una media di 250 multe al giorno, per un totale di 28.604 violazioni in 113 giorni.
DUBBI SUGLI INCASSI
«Ora ipotizziamo uno scenario possibilissimo: una serie di ricorsi vinti contro l’autovelox – si legge ancora – migliaia di multe annullate. Di questo, però, a Poste italiane e ai legali del Comune non interessa nulla (o forse sì?), questo significa che le spese di spedizione dovranno comunque essere pagate e le spese legali per il Comune saliranno alle stelle».
«Morale della favola? L’amministrazione piazza un autovelox per spillarvi soldi, per farlo spende un patrimonio e alla fine non è neanche detto che incassi qualcosa», conclude Lanuvio 4.0.
I RICORSI CONTRO LE MULTE
Non si conoscono i numeri di eventuali ricorsi contro le multe comminate dai due autovelox installati dal Comune di Lanuvio nel tratto di Nettunense tra Campoleone e Aprilia. Non si sa al momento quindi nemmeno cosa hanno deciso o decideranno i giudici chiamati ad esprimersi.
Certo è che la legge è chiara: il sistema di rilevamento della velocità, qualsiasi esso sia, deve rispondere a determinate caratteristiche sia tecniche che di installazione. Tra quest’ultime vi è il fatto che deve essere adeguatamente annunciato da appositi cartelli stradali che devono essere installati a distanze precise prima dell’autovelox.
Questo innanzitutto perché lo scopo dell’autovelox per legge è quello di ammonire l’automobilista a non superare la velocità consentita, non quello di fare multe: più cartelli installati prima dell’impianto, quindi, sono perfetti per questo scopo. Inoltre i cartelli hanno anche una funzione di sicurezza, in quanto l’automobilista che non venga avvisato prima e si vede spuntare improvvisamente un autovelox, come naturale reazione ha quella di frenare, anche piuttosto marcatamente, e questo aumenta moltissimo il rischio di tamponamenti.
LA MULTA CONTESTABILE
Facciamo il caso di un automobilista proveniente da Roma che percorra la Nettunense per andare, ad esempio, alle Cantine Silvestri. Costui, percorrendo la strada in direzione Anzio, non avrebbe alcun avviso dell’impianto, perché quello installato su quel lato della carreggiata e molto più avanti rispetto all’azienda dove deve andare. Entrerebbe nell’azienda (nel nostro caso le Cantine Silvestri) e, svolto il suo compito, ripartirebbe quindi immettendosi sulla Nettunense in direzione Roma, per fare ritorno a casa.
E qui si troverebbe subito davanti all’impianto autovelox, senza aver prima incontrato alcun cartello stradale che lo potesse avvisare della sua presenza. Nessun cartello all’andata e nessun cartello al ritorno.
Se dovesse prendere una multa e contestarla, è difficile che un giudice non possa dargli ragione.
Nessuno contesta il fatto che gli automobilisti debbono rispettare i limiti, ripetiamo, ma quegli autovelox sembrano studiati appositamente per fare cassa., a partire proprio dal limite dei 50 Km orari che, codice della strada alla mano, è piuttosto discutibile.
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