C’era di tutto: dal profilo Instagram accessibile solo ai più “intimi” alle immagini dello stesso insegnante nudo inviate a tre alunni tra i 15 e i 17 anni.
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LA STORIA
La vicenda risale a questo inverno. “L’uomo approfittando del proprio ruolo di insegnante di religione, dapprima instaurava un rapporto confidenziale con i suoi alunni e poi incominciava un intenso rapporto telematico intrattenendo comunicazioni a sfondo sessuale tramite social network, nonché in diverse occasioni cercava con loro il contatto fisico con la finalità di agire loro violenza di tipo sessuale”, si legge in una nota della procura di Latina.
Quando i ragazzi si sono resi conto che le attenzioni del professore “non erano normali”, hanno avuto il coraggio sia di bloccare la condotta criminosa dell’insegnante che di riferire quanto accaduto loro alle Autorità competenti.
Durante l’attività di indagine compiuta i Carabinieri hanno anche appurato che nel recente passato, l’uomo approfittando del suo impegno in altre attività a stretto contatto con i minori, aveva commesso analoghi approcci sessuali.
LE DIMISSIONI TARDIVE
Lo scorso 30 gennaio, nel primo pomeriggio, il vescovo Mariano Crociata è stato informato dall’Ufficio Scuola della Curia in merito alla richiesta di assegnazione di un nuovo docente, presentata da una scuola del Capoluogo e dei motivi addotti per tale richiesta: il prof di religione era accusato di inviare foto hard agli alunni.
Nelle stesse ore il Vescovo ha incontrato il docente per ascoltare la sua versione dei fatti. Al termine del colloquio, dopo aver ricevuto dallo stesso docente le dimissioni dall’attuale incarico, il Vescovo gli ha comunicato la revoca dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica e imposto al diacono l’allontanamento cautelare dall’esercizio del ministero.
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